Esiste un particolare quanto sottile fil rouge che unisce la carriera rossonera di Rodrigo Ely e Cristian Zapata. Quando uno sparisce dai radar, riappare l’altro, e viceversa. E così, ad un anno di distanza dalle voci di titolarità dell’italobrasiliano e della possibile cessione del colombiano, i ruoli si invertono in una strana girandola di mercato ed infortuni.
Come se non bastassero gli addii di Alex e Mexes, la lesione capsulo legamentosa della caviglia sinistra del cafeteros allarga ulteriormente la voragine creatasi davanti alla porta di Gianluigi Donnarumma. Ad oggi, il Milan presenta un solo titolare per il ruolo di centrale, quell’Alessio Romagnoli lasciato colpevolmente solo da questi mesi di mercato. Il problema dell’ex Udinese ha bloccato la cessione di Paletta, rientrato dall’Atalanta, e ha fatto ricordare ai più smemorati dell’esistenza in rosa di Rodrigo Ely. Il classe ’93 non è sparito, non si è dileguato nel nulla; è ancora presente e, in maniera inattesa, vedrà migliorare il suo ruolo nel corso dei prossimi mesi.
Lo stop forzato di Zapata non accelererà l’acquisto di un altro difensore, vedi Musacchio, semplicemente perché un profilo simile sarebbe dovuto arrivare a prescindere. La permanenza ai box di almeno 2/3 mesi, obbliga la compagine di Via Aldo Rossi a trattenere il nativo di Lajeado fino all’ultimo giorno di mercato, solo poi si valuterà. Nelle ultime ore della deadline delle trattative, il Diavolo avrà ricevuto ulteriori delucidazioni sul recupero di Cristian, potendo muoversi con maggiore libertà con il cartellino di Ely. Certamente da considerare come elemento di contorto, per Rodrigo si riaprono le porte del campo, anche solo per amichevoli e tournée estiva. Una chance che potrebbe regalare all’ex Avellino qualche oncia di credibilità completamente persa nei 261′ disputati nella stagione passata. Disastroso contro la Fiorentina (così come tutta la squadra, bisogna ammetterlo) e semplicemente non all’altezza contro il Napoli di Higuain ed Insigne, uno dei migliori prospetti della Serie B ’14/’15 non ha mai più avuto una singola opportunità: fiducia tecnica pari a zero ed una marea di infortuni hanno fatto il resto.
This post was last modified on 16 Luglio 2016 - 16:49