Vincenzo Montella sfoglia la margherita. E comincia a farlo dal reparto avanzato che oggi vede un po’ di affollamento, almeno dal punto di vista numerico. Bacca, Luiz Adriano, Lapadula, Matri, Menez, Niang rappresentano un’abbondanza rilevante per una squadra che non giocherà in Europa. Ecco allora che le amichevole estive di questo periodo rappresentano il banco di prova ideale per le scelte future.
Bacca, che continua a palesare una certa intenzione a traslocare, è al centro di ogni eventuale manovra. E’ il capitale che rende oggi di più, in grado di sbloccare operazioni importanti sul mercato. Con o senza i cinesi. E ancora: varrebbe la pena tenersi in casa un giocatore da venti gol a stagione, ma con l’incognita di dover sopportare ogni settimana la sua insofferenza? Poi c’è Luiz Adriano, uno che fino all’ipotesi del trasferimento in Cina, lo scorso gennaio, si era sempre fatto trovare pronto alle varie chiamate di Mihajlovic. In un ipotetico quartetto non disdegnerebbe come quarto interprete. Niang e Lapadula, infatti, sembrano essere i più certi.
Infine, c’è Matri, all’eterna ricerca di un rilancio dopo i fasti nella Juventus di Conte. Da allora, non ha mai più trovato pace, se non proprio tra le fila bianconere durante la parentesi del ritorno sotto la guida di Allegri per sei mesi nel 2015. E chissà che proprio Allegri non lo richiami a fine agosto per fare il quinto attaccante…
Volutamente lasciato per ultimo c’è Jeremy Menez, l’elemento che ad oggi resta comunque quello più elevato dal punto di vista qualitativa. L’incognita, al contrario, è tutta sull’atteggiamento in campo e fuori, prima che sulla forma fisica. Resta una pedina di assoluto valore, che probabilmente farebbe la fortuna di tante squadre, in Italia e all’estero. Questa è la sfida più delicata di Montella: rigenerare il francese potrebbe schiudere le uova d’oro della gallina rossonera 2016/2017.
This post was last modified on 20 Luglio 2016 - 13:56