Una telenovela. I cinesi chiedono due settimane di rinvio, ma in Fininvest sono tranquilli

Telenovela cessione Milan, avanti con la prossima puntata. La trattativa per il passaggio di consegne in capo a Via Aldo Rossi da Silvio Berlusconi alla cordata cinese rappresentata dagli advisors americani Galatioto e Gancikoff ha vissuto ieri l’ennesimo rinvio. Quando tutto sembrava pronto per arrivare alle firme sul preliminare al termine di questa settimana, ecco che il rientro di Gancikoff dalla Cina ha portato in dote la notizia di un ulteriore proroga dei termini, per altro non brevissima.

Come spiega questa mattina La Gazzetta dello Sport, dalla fine di luglio-inizio agosto si è passati a parlare di date intorno, se non successive, a Ferragosto. La richiesta sarebbe pervenuta dagli stessi imprenditori cinesi, che devono risolvere alcune questioni burocratiche inerenti alla formazioni della struttura societaria e alle autorizzazione per esportare capitali fuori i confini della Cina.

Silvio Berlusconi

Secondo la Rosea, la buona riuscita dell’affare non è comunque in discussione, tanto che in Fininvest hanno accettato la richiesta dei cinesi, intesa come normale allungarsi dei tempi per una trattativa di questa portata e non come un vero e proprio rinvio. In Via Paleocapa non hanno intenzione di forzare la mano, nè tantomeno di lanciare ultimatum: una data per la deadline non c’è, il reale problema sta nel fatto che così facendo il mercato resta inesorabilmente bloccato e di conseguenza anche l’opera di rafforzamento della rosa di Vincenzo Montella.

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