Mauro Tassotti, che è diventato il vice-allenatore dell’Ucraina, ai microfoni del Corriere della Sera, ha parlato anche del fatto che non abbia mai seduto sulla panchina del Milan nelle vesti di allenatore.
Queste, in merito, le sue dichiarazioni: “Qualche rimpianto c’è, perché, di occasioni, ce ne sono state tante e non mi è mai stata concessa l’opportunità. Evidentemente, mi hanno sempre considerato un ottimo secondo. Seedorf? Ci sono state incomprensioni. Non sempre mi sono trovato a mio agio. Perché in società ci sono pochi ex? Tante volte, io e i miei ex compagni ce lo siamo chiesti. Non so se sia questione di capacità, perché Boban, ad esempio, ha un ruolo importante alla Fifa“.
E ancora: “Spesso, si dice che non basti essere stati grandi campioni, per avere i titoli per ricoprire ruoli da dirigenti. Può essere vero, però, se a nessuno viene concessa l’opportunità di lavorare, non si può dimostrare il contrario. Io potrei anche aver voluto allenare il Milan, ma, senza chance, è dura confermare di avere le qualità per farlo. Comunque, non voglio parlare di me: penso sia assurdo che Paolo Maldini, che ha un’immagine splendida in tutto il mondo, non abbia una posizione in società“.