L’obiettivo numero uno del Milan, per quanto riguarda la retroguardia, è Mateo Musacchio. Nato a Rosario, il 26 agosto 1990, ma in possesso di passaporto comunitario (a seguito di origini molisane), il centrale del Villarreal, come riportato dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, è un giocatore forte sotto l’aspetto fisico, aggressivo, carismatico, esplosivo, dotato di un buon senso della posizione e abile nell’anticipo e nella comprensione dello sviluppo delle azioni.
Tuttavia, la rosea sottolinea anche come il pilastro del club di scena al Madrigal, che iniziò la propria carriera nel River Plate, non sia alto più di un metro e ottanta e sia spesso vittima di infortuni. Nell’aprile 2015, il centrale del Sottomarino Giallo si ruppe infatti il perone, all’altezza della caviglia, e rimase ai box per ben otto mesi. Una volta rientrato, tuttavia, dopo due mesi tranquilli, il centrale italo-argentino iniziò a evidenziare problemi muscolari, tanto da concludere il campionato con sole tredici presenze all’attivo. 
Ciò nonostante, il costo del suo cartellino oscilla tra i venti e i venticinque milioni di euro. Troppi, forse, per un difensore che, in queste ultime due annate, sia spesso terminato ai box. In ogni caso, il Milan è intenzionato a provarci e a farsi avanti con decisione, facendo leva anche sulla volontà del ragazzo, che è intenzionato a lasciare la Spagna. Il tutto, sia chiaro, a patto che Adriano Galliani formuli un’offerta convincente.