Come da tradizione per ogni allenatore rossonero, a Montella è stata riservata la stanza numero 5 a Milanello. La novità, invece, riguarda la sala esclusiva concessagli in aggiunta per le riunioni assieme all’intero suo staff di lavoro. Un gruppo ampio, composto anche da due video-analisi specializzati nello studio degli allenamenti – poi delle partite e degli avversari – attraverso le immagini registrate dai vari sostegni tecnologici. Vincenzo, tecnico di una Prima squadra già a 36 anni, è stato il primo a introdurre nuovi sistemi di monitoraggio: i dati raccolti dai gps satellitari, per esempio, servono per avere indicazioni su intensità e qualità del lavoro.
Altra originalità del campano: l’allenamento del lunedì sembra sacro, non viene mai spostato anche se la squadra fatica la domenica; si riposa al martedì, con la (doppia) ripresa al mercoledì. L’Aeroplanino non spiega le scelte tecniche, preferisce il silenzio: chi resta fuori, dunque, non si aspetti giustificazioni. Ovviamente il confronto è comunque possibile, specie con i collaboratori: ai giocatori viene fornita ogni spiegazione chiesta nel corso della settimana. E poi farà piacere alla rosa sapere che nei periodi di sosta, per le feste o le Nazionali, è solito concedere abbondanti giorni di relax. Distaccato, ma non antipatico. Anzi: ammette la battuta e accetta il clima scherzoso nello spogliatoio, partecipando e concedendo di essere oggetto dell’ironia. Non è severo né così rigoroso, non si ricordano grandi punizioni (nemmeno quando perde le sfide in allenamento). Però il rispetto delle regole guai a discuterlo: orari, abbigliamento, gerarchie. Pure da un ex compagno con cui ha giocato gradisce il “lei”.
This post was last modified on 16 Luglio 2016 - 16:57