Queste le dichiarazioni rilasciate da Vincenzo Montella, allenatore del Milan, intervistato in esclusiva da Sky Sport.
Il primo ricordo sul Milan: “Il poster di Van Basten in camera. Sono consapevole di essere davvero in un grande club. L’Aeroplanino? Prima di atterrare, deve decollare!“.
Bilancio iniziale: “Stiamo lavorando bene, sono ormai 10 giorni che stiamo insieme. Manca ancora tanto, c’è una progressione da seguire, ma sono molto contento delle prime risposte della squadra. Soprattutto dell’approccio dei ragazzi e della curiosità e la voglia di rivalsa che hanno dopo periodi più o meno lungo di delusioni. La maggior parte di loro ha espresso meno del proprio potenziale, non necessariamente per colpa degli altri: ognuno deve capire dove e come poter migliorare per mettere tutto in campo a disposizione dei compagni“.
La ricetta per vincere: “Bisogna avere il controllo della partita e del gioco, così si vince più facilmente. Non mi sono mai convinto di vincere giocando male o senza provare a giocare a calcio. Dobbiamo costruire un metodo di lavoro e di gioco, principi compresi. Poi ci sono mercato, livello dei giocatori, allenatore e ambiente”.
Sul mercato: “Sicuramente la rosa dovrà essere completata, lo sappiamo perfettamente e le idee sono molto chiaro. Qui la palla passa agli altri, vediamo cosa succederà e aspettiamo le mosse della società che cercherà i giocatori migliori, fra quelli che ci servono, che offre il mercato“.
Su Bacca: “Parliamo di un giocatore di livello internazionale, il curriculum basta e avanza. Ti garantisce tanti gol ed è difficile rinunciarci, specie se segna un po’ a prescindere come lui. Dipende dalle valutazione della società e del ragazzo, che magari ha l’ambizione di giocare la Champions…“.
Su Niang: “Sono curioso. Ha caratteristiche da calciatore moderno, ha potenzialità importantissime e inespresse non per colpa di altri. La carta d’identità lo aiuta tantissimo: questa è l’età giusta per diventare un campione e dimostrarlo, se lo vuole“.
Milan senza Berlusconi?: “Sarebbe un paradosso… Ci ho pensato poco, per adesso mi interfaccio con Galliani: è lui il mio punto di riferimento ed è giusto così. Vedremo se cambierà qualcosa in futuro, per ora la mia testa sta ancorata al presente“.
Sui tifosi: “Nella mia generazione il tifoso rossonero è abituato a vincere ripetutamente: hanno una visione ambiziosa e un po’ diversa delle cose. Ovviamente adesso hano meno fiducia in squadra e società stessa. Non siamo in credito con la nostra gente ma è il contrario: sta a noi farli nuovamente innamorare con le nostre prestazioni“.
This post was last modified on 18 Luglio 2016 - 15:24