Daniele Mariani è giornalista pubblicista da dicembre 2013. Nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Collabora con Mi-Tomorrow, Yahoo Sport Italia, Radio Milan Inter (96.1 FM) e il Giornale di Vimercate. È ospite di Top Calcio 24, Milan TV e Calcissimo TV.
Bisogna capire l’imbarazzo del Milan nell’indirizzare Bacca verso l’addio, perché non ci sono soldi: il budget è nullo e sarebbe comunque irrisorio, nel mondo delle cifre 2016, anche dopo la firma del preliminare. Sembra che Sonny Wu e soci metteranno a disposizione solo 15 milioni per questo mercato, aggiungendo i famosi 100 (o giù di lì) a fine closing e quindi a settembre. Nonostante l’imminente – speriamo – rivoluzione cinese, uno dei primi sentimenti rossoneri rimane la rassegnazione: di non poter puntare fortemente alla Champions già nella prossima stagione, salvo miracoli, né sognare tanti big. Anzi, per adesso vendendone uno dei pochissimi.
Questo è il presente, questo vuol dire non piazzarsi almeno al terzo posto da anni. Il cambio di proprietà, necessario a prescindere, dovrà portare dei vantaggi meno alla lunga del previsto: servono subito i risultati. Se no il colombiano (e Pjaca) non sarà un caso isolato, magari seguito da Donnarumma fra un paio d’anni al massimo in mancanza di una netta ripresa generale. Non si sa se la squadra verrà rinforzata da qui ad agosto: ad oggi – 24 luglio, il campionato inizia il 20 agosto – è più debole di ieri. Sicuramente assomiglierà alle richieste di Montella. Tradotto: un difensore d’esperienza (Caceres ancora libero…), una mezzala giovane e di qualità e un giocatore offensivo; non per forza un trequartista. Ci si metta il cuore in pace: il normale obiettivo da raggiungere si chiama Europa League, stavolta certamente alla portata perché Berlusconi impossibilitato a ripetere un vergognoso e irrispettoso Mihajlovic-bis.
A proposito di numeri 10. C’è interesse, forse priorità nell’analizzare la posizione di Honda, giocatore comunque importante negli equilibri il quale però viaggia distante dal gioco dell’allenatore. Un giapponese nel Milan cinese non suona benissimo e, seriamente, la sua immagine rischia di schiarirsi o perfino venir cancellata. Cederlo per un minimo di guadagno (arrivato a zero) e riassegnare meglio questa maglia non rappresentano cattive idee.
Twitter: @Nene_Mariani