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L’ufficiosità di Silvio apre nuovi scenari

Piermaurizio Di Rienzo è giornalista professionista dal 2006 e coordinatore dei contenuti di SpazioMilan.it dal 2012. Dopo quasi un decennio di redazioni (Il Giornale, Leggo, Libero, Radio Lombardia e Sole24Ore), si è occupato per oltre due anni della comunicazione di alcune tra le più importanti manifestazioni fieristiche europee per poi intraprendere la strada di Food&Beverage Manager e CEO di una società del settore moda a Milano. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” ogni domenica su Radio Reporter. E’ direttore editoriale della free press pomeridiana Mi-Tomorrow.

Silvio Berlusconi esce dal San Raffaele e parla di tre cose: politica internazionale, futuro di Forza Italia e vendita del Milan. Argomenti che non hanno una scala di priorità per un personaggio che prima dovrà rimettersi perfettamente in salute per calcare nuovamente palcoscenici importanti. Eppure, il patron rossonero ci ha tenuto a comunicare in maniera “ufficiosa” la vendita del Milan ad una cordata di imprenditori cinesi che, ancora una volta, sappiamo essere “seri, solidi, affidabili e sostenuti dal governo della Repubblica Popolare”. Tutto bene, già. Ma chi sono costoro?

Tra pochi giorni, sempre che non sia stato l’ennesimo improbabile bluff, scopriremo i volti del Milan del futuro. E Berlusconi, sempre che non abbia fatto qualche gioco di prestigio, ha promesso 400 milioni di investimenti sul mercato nel giro dei prossimi due anni. Un tesoretto, anzi un vero e proprio tesoro. Ma è bene ricordare come i soldi nel calcio vadano spesi in maniera oculata perché le “bidonate” sono sempre dietro l’angolo. In tal senso Vincenzo Montella, che domani parlerà per la prima volta ufficialmente da allenatore del Milan, è garanzia di scelte mirate. Lui che è stato capace di portare in avanti squadre che non avevano chissà quale tasso qualitativo più elevato della rosa rossonera di oggi.

Spendere 400 milioni in due anni non vuol dire fare la spesa in Europa (e non solo) per giocatori stellari. Facciamo due conti. Dal 2014 allo scorso gennaio il Milan ha speso complessivamente oltre 108 milioni di euro senza riuscire mai a centrare l’Europa League. Sono arrivati Antonelli, Romagnoli, Bacca, Luiz Adriano, Menez, Bertolacci e altri che hanno lasciato segni diversi tra loro, ma nessuno in grado di trascinare il proprio reparto verso un salto di qualità da ritorno in Europa. Vedremo come i nuovi proprietari vorranno accontentare Montella, con un mercato movimentato al cento per cento da Adriano Galliani, che rimarrà al suo posto ancora per lungo tempo. Con buona pace di chi lo vorrebbe fuori. Lui che ha scelto Montella quale nuovo tecnico. Così, tanto per precisarlo a chi crede che dalla Cina abbiano indicato il nome dell’allenatore scegliendo tra i vari Brocchi, Giampaolo e chissà chi altri.

This post was last modified on 6 Luglio 2016 - 14:21

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redazione