Mi piace usare ancora il beneficio del dubbio circa la vendita alla presunta cordata di imprenditori cinesi interessati al Milan. Si, perché la speranza dei tifosi è l’ultima a morire e, nonostante mille incognite e perplessità qui da sempre palesate, siamo al 27 luglio con un mercato paralizzato e nemmeno l’ombra di una firma nero su bianco per il passaggio di proprietà. In molti ormai insultano ed etichettano gli scettici come veri detrattori o, peggio ancora, uccelli del malaugurio pronti a brindare al fallimento della trattativa per la cessione del Milan. Mi preme qui voler semplicemente ribadire che un conto è fare il tifo per questa o quella cordata, un altro raccontare fatti. E qui, per ora e purtroppo, di fatti ce ne sono stati pochi. Pochissimi.
Eppure il rinvio continuo e l’immobilismo sul mercato fomentano la tensione. L’eventuale fallimento della trattativa coi cinesi sarebbe solo la terza grande cantonata (leggasi presa in giro) dopo altre due colossali illusioni degli ultimi dodici mesi. La prima riguarda lo stadio di proprietà che sembrava un progetto avveniristico pronto a partire già domani. Peccato che dopo qualche settimana si è andati addirittura incontro ad un contenzioso con Fondazione Fiera Milan per i ripensamenti da parte della società rossonero. E i tifosi? Tanti saluti e baci…
L’altra grande montatura ha riguardato Mr. Bee, broker thailandese che si era semplicemente posto a capo di una presunta cordata di imprenditori intenzionati ad acquistare la minoranza del Milan. Peccato che non si è visto nessuno, se non lo stesso Bee stringere la mano a Berlusconi a Villa Certosa, più o meno un anno fa a quest’epoca, e qualche brindisi su jet privati. Per il resto, volatilizzato. Con tutto il suo carico di 480 milioni che avrebbe dovuto fare grande il Milan del futuro. E’ da detrattori continuare ad usare il condizionale?
This post was last modified on 26 Luglio 2016 - 17:51