Prima amichevole, due gol. Non si può certo dire che Suso si sia risparmiato contro il Bordeaux nella prima sgambata stagionale del Milan targato Montella. L’ex Liverpool, alla ricerca della conferma in rossonero, vorrebbe finalmente ricambiare la fiducia che la società gli dette quando lo prese dai Reds; a tal proposito l’edizione odierna di Tuttosport, ripercorre l’avventura del numero 8 in rossonero. Arrivato, a parametro zero, nel gennaio del 2014, lo spagnolo non è mai riuscito ad imporsi in rossonero nei sei mesi con Inzaghi in panchina, concludendo la stagione con pochissimi minuti giocati ed un espulsione rimediata contro il Sassuolo.
Con Mihajlovic in panchina, l’anno scorso, era partito bene: un buon precampionato ed una maglia da titolare alla seconda di Serie A. Poi il nulla. Tanta panchina ed a gennaio via in prestito al Genoa. Qui è avvenuta la consacrazione: 19 presenze, 6 gol e 4 assist. Un maestro del calcio offensivo come Gasperini che si innamora letteralmente di lui tanto da volerlo con sè quando, in estate, passa all’Atalanta. Naturalemente anche Preziosi lo rivorrebbe al grifone; ma Suso vuole emergere, finalmente, al Milan.
E i rossoneri? Inizialmente intenzionati a cederlo, possibilmente a titolo definitivo così da mettere un’importante plusvalenza a bilancio, ora fanno i conti con un giocatore brillante e abile nel saltare l’uomo: caratteristiche che piacciono molto al neo tecnico Montella. Si vedrà come evolverà il mercato, intanto Suso è in partenza per l’America e, negli States, cercherà di convincere l’aeroplanino che lui, in questo Milan, merita di restarci.