Alla prima uscita nell’ International Champions Cup 2016 il Milan vince, e convince. La Gazzetta dello Sport utilizza il motto a stelle e strisce “Yes We Can” proprio per affermare che sì, il Milan può farcela: può crescere, migliorare e giocare bene al calcio, nonostante una società ed un mercato che non sono all’altezza del blasone del diavolo.
Contro il Bayern Monaco, 3-3 il risultato finale con il Milan che ha prevalso ai rigori, è soprattutto la prestazione, più che il risultato, a soddisfare. Possesso palla, gestione del match e ricerca delle combinazioni veloci tra i tre attaccanti con Niang in grande spolvero. I giocatori di Montella hanno cercato di mettere in pratica tutte le indicazioni del tecnico. Pensare di mettere sotto il Bayern, seppure privo di alcuni campioni, era impensabile, ma i rossoneri hanno giocato senza timore e sono stati premiati dal risultato.
E pensare che solo un anno fa il Milan di Sinisa Mihajlovic usciva con le ossa rotte dalla sfida ai bavaresi sotto i colpi di un secco 3-0. Si è vista una squadra spavalda che, finalmente, sembrava divertirsi nel giocare a calcio, nel fraseggiare, senza buttare mai via la palla. Montella inizia a vedere il suo lavoro: il suo 4-3-3 è molto camaleontico, si adatta e si trasforma non solo in base agli avversari ma anche, nella stessa partita, in base ai momenti del match. Ora, però, serve la conferma anche con squadre meno tecniche: vedremo se il Milan riuscirà a cambiare rispetto agli ultimi anni ed a cercare di dominare realmente il gioco.