Dall’incertezza totale ad una base da cui ripartire. La settimana che sta per concludersi è stata quella del colpo di scena, quella che ha dato al Milan il suo nuovo allenatore. Brocchi o Giampaolo? Nessuno dei due. Il Milan ripartirà da Vincenzo Montella e questa scelta pare renda contenti davvero tutti. A partire dai tifosi che vedono nell’aeroplanino l’uomo giusti da cui ripartire, certamente molto di più di quanto lo fossero, appunto, Brocchi e Giampaolo. La differenza sull’allenatore, però, non cambia la vita e, come è stata sperimentato negli ultimi tre anni, il mercato e la società sono gli elementi fondamentali che possono far tornare competitivo il Milan.
Su una cosa, però, possiamo mettere entrambe le mani sul fuoco. L’arrivo di Montella potrebbe alzare il livello qualitativo medio della compagine rossonera. Un centrocampo dai piedi buoni, infatti, è quello che spesso e volentieri è mancato al Milan negli ultimi anni, mentre non è mai mancato nelle squadre dell’ex allenatore di Fiorentina e Sampdoria. Ed ecco, infatti, che si sono subito fatti i nomi dei vari Borja Valero, Badelj, Soriano, tutti calciatori che aumenterebbero il tasso tecnico della mediana rossonera. Probabilmente tanti altri nomi verranno fatti, ma partire con la certezza di vedere qualcosa di diverso in quel ruolo, potrebbe già essere una garanzia per guardare il futuro con maggiore entusiasmo.
In casa Milan difficilmente si è fatto un mercato intelligente, non si è fatto leva sugli osservatori, ma troppo spesso solo sui procuratori. L’acquisto di Lapadula ha un po’ smentito il solito agire dei rossoneri, ma ora non bisogna fermarci e bisogna accontentare Vincenzo Montella. E, se in attacco il nodo resta legato all’eventuale cessione di Bacca, sulla mediana qualcosa bisognerà fare e non saranno ammessi errori. Certo, i vari Bertolacci, Montolivo, Kucka e Bonaventura potranno tornare utili, ma non basta. Serve l’uomo in più, quello che possa far fare il salto di qualità, quello che magari sappia interpretare al meglio entrambe le fasi e rappresenti l’ago della bilancia per tutta la squadra.
La squadra ha bisogno di un centrocampo forte, di un reparto che dia sicurezza, inventiva e intelligenza a tutta la squadra. Siamo certi che Montella abbia già espresso il suo desiderio di ricevere un regalo in tal senso, ma ora spetta alla società, qualunque essa sia, di muoversi e sondare il terreno per un profilo importante, interessante. Non ripetere gli errori del passato resta la regola numero uno e fare le cose per bene non potrà più essere considerata solo una semplice richiesta. Tanti nomi verranno fatti e tanti verranno accostati al Milan, ma finché non si vedranno i fatti, sarà semplice dire che non è cambiato nulla. Come detto, però, la scelta di Montella può essere considerato come un ottimo punto di partenza.