Una partenza col botto. Sinisa, c’è aria di rivincita

DIMITRI BANNER 2014Il Torino alla prima, il Napoli al San Paolo alla seconda, Udinese in casa alla terza, Samp fuori alla quarta, Lazio alla quinta, Fiorentina in trasferta alla sesta, Sassuolo e Chievo prima di arrivare ad affrontare la Juventus in casa alla nona. Questo il verdetto del sorteggio che si è tenuto ieri sera e che ha presentato la nuova Serie A Tim 2016/2017. Per il Milan, come si può notare, comincia subito con il botto con il Torino del grande ex dal dente avvelenato Sinisa Mihajlovic che verrà a farci visita a San Siro nel week end tra il 19 ed il 20 agosto ed il Napoli di Maurizio Sarri da affrontare nel catino infuocato del San Paolo una settimana dopo. Questo prima della chiusura del mercato, prima della sosta per le nazionali di inizio settembre.

Una partenza difficilissima che, tra le altre cose, regala al Milan quattro delle sei big nelle prime nove giornate, più il Sassuolo che ormai può essere considerato un avversario di primissimo livello. La cosa che pare assai preoccupante è che difficilmente la squadra sarà pronta per affrontare quest’inizio col botto e si prevedono già i primi dolorosissimi punti persi per strada. L’attuale Milan di Vincenzo Montella è un cantiere aperto e, se non bastasse la situazione nuovo allenatore e nuovi schemi ed idee tattiche da amalgamare, c’è una costruzione di squadra ed un mercato in alto mare, che rendono il tutto ancora più difficile ed allarmante. Anche se dovessero arrivare i nuovi acquisti, in questo mese scarso che manca dall’inizio del campionato, ci vorrà del tempo prima di inserirli e farli ambientare e, per lo meno le prime due sfide di agosto, appaiono alquanto proibitive per questo Milan.

Soprattutto la seconda in trasferta al Napoli, contro i vice campioni di Italia che, Higuain o no, restano una squadra bella e pronta grazie al lavoro svolto l’anno passato da Mister Sarri, non lascia presagire nulla di positivo. Nel calcio nulla è impossibile e le gare vengono sempre giocate, ma una partenza ad handicap lascia un segno indelebile sul proseguio della stagione e la paura di due passi falsi resta altissima. Pronti, via, come detto ed il Milan va ad incrociare una vecchia, ma piuttosto recente, conoscenza. Quel Sinisa Mihajlovic che solo tre mesi e mezzo fa veniva silurato a pesci in faccia da una società che gli rinfacciava gioco non spettacolare e risultati scadenti, salvo poi andare a peggiorare entrambi con la sciagurata decisione di farlo fuori.

Il serbo non ha mai sputato veleno contro chi lo ha voluto, non lo ha mai messo in condizione di lavorare alla perfezione, lo ha criticato fin da subito e poi lo ha cacciato, ma siamo sicuri che in cuor suo non vede l’ora di vendicarsi a domicilio. In quello stadio che lo ha sempre acclamato e voluto bene, in quel San Siro che, siamo sicuri lo applaudirà come ha sempre fatto. Quella sera, però, lo spazio per i sentimenti durerà giusto il tempo di affacciarsi e dare un saluto ai tifosi vestiti di rossonero, poi sarà il tempo di fare sul serio e di far vedere ai suoi giustizieri che si sbagliavano di grosso. Il suo Toro, tra le altre cose, resta una delle squadre che più si è migliorata nel mercato con l’arrivo di Ljajic e Iago Falque, a formare un tridente interessantissimo con Belotti, e del centrale albanese Ajeti che va a sostituire Capitan Glik. Sinisa già ghigna, i suoi vecchi tifosi, invece, sperano non lo faccia fino in fondo.

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