Raccontiamo una bella favola, partendo dal finale ed andando a ritroso. Solitamente le lacrime e la delusione non sono il modo idilliaco per terminare un racconto, ma in questo specifico caso, si tratta di elementi marginali alla trama principale. È un fatto vero ed incontrovertibile, l’Italia è fuori da EURO2016 dopo aver spaventato i campioni del mondo, ma terminato il sentimento che ha infiammato questi primi mesi estivi, si torna a guardare in casa rossonera. Il Milan un singolo profilo forniva alla causa azzurra, nello stupore generale e nell’astio del tifoso amareggiato ed imbufalito da stagioni negative: “Ma perché lui sì ed altri no?“, “Cosa ci fa in Nazionale?“, “Mi chiedo a cosa possa servire“, “Spero faccia male così verrà ceduto“. Il calcio, si sa, è una meravigliosa lavatrice di idee, opinioni, ipotesi ed affermazioni. È così che, anche il più acido dei miscredenti, ha dovuto rifarsi gli occhi osservando una mutazione in pieno svolgimento: dal Mattia De Sciglio che fu nel vero Mattia De Sciglio.
Corsa e gamba non sono mai mancate, la capacità e le sicurezze difensive sono emerse pian piano, ma la vera sorpresa risiede alla voce carattere. Alzi la mano chi, fino a pochi minuti prima della lotteria dei rigori, abbia solo lontanamente immaginato che uno potesse venir calciato da Mattia. Troppo timido, gli veniva imputato, troppo molle, gli veniva detto, senza attributi, veniva additato. Palla in braccio, 50 metri a piedi con tutto lo stadio che guarda, 11 metri di distanza dal portiere più forte del mondo che sbraita e salta per agitare, un bacino alla traversa e sfera in fondo al sacco. Nella carriera di ogni atleta esiste “il” momento per eccellenza, in quella di Mattia è facile intuire che sia quello appena descritto. Il coronamento del carattere, davanti agli occhi dell’intero globo calcistico nella madre delle partite.
Ora, la corsa a trovare di chi siano i meriti poco conta. È grazie a Conte? Probabile. È la vicinanza al solido blocco Juventus? Forse. Frutti del fine e prezioso lavoro del mental coach? È una possibilità. Ma ciò che davvero pesa è aver restituito un progetto di campione all’intero movimento calcistico nostrano, non solo al Milan. Il Mattia splendente piace, piace parecchio, piace a molti. Il desiderio del Diavolo e del ragazzo è quello di proseguire il matrimonio che va avanti dal 2002, ma le pretendenti alla porta iniziano a bussare e la fila aumenta. Il Napoli, fiutato il risveglio dell’atleta, ha provato il colpo, offrendo 15 milioni dalle parti di via Aldo Rossi. No, grazie e avanti il prossimo. La Juventus di Max Allegri farebbe carte false per averlo mentre il Barcellona, dalla eccellente prestazione di ieri, ne è rimasto folgorato, tanto da metterlo in cima ai desideri per rinforzare la batteria dei terzini. Il futuro pare più rossonero che di altri colori. Vada come vada, ora per De Sciglio non ci sono più limiti. Bentornato.
This post was last modified on 3 Luglio 2016 - 19:38