Silvio Berlusconi, da trent’anni alla guida del Milan ha annunciato la cessione della società nelle mani di chi vuole riportare il club ai vertici. In quell’Olimpo il Milan ci è arrivato grazie al suo presidente: 28 trofei vinti a fronte di 800 milioni di euro investiti.
Come scrive il Corriere dello Sport oggi, il palmarès del presidente Berlusconi è da leggenda: 8 Scudetti, 1 Coppa Italia, 6 Supercoppe Italiane, 5 Supercoppe Europee, 3 Coppe Intercontinentali, 1 Mondiale per Club. Ultime, perchè proprio le più importanti e le più sentite, 5 tra Coppe dei Campioni e Champions League. Il Milan di Berlusconi non è stato soltanto vincente, ma ha proposto un calcio diverso, globale, moderno: dire che ha cambiato il calcio è riduttivo, lo ha trasformato nell’anima.
Se non ci fosse stato Berlusconi, non avremmo i Real Madrid e i Bayern Monaco di adesso, squadre che viaggiano con fatturati astronomici: il presidente rossonero è stato come un’onda anomala che si è abbattuta sul calcio mondiale. Senza sfiduciarsi mai, specialmente quando affidò a Sacchi una squadra di fenomeni, aspettando quattro anni prima di iniziare la scalata verso quell’Olimpo calcistico che lo ospiterà per sempre.