Al caos più totale si aggiunge ulteriore caos. Potrebbe essere sintetizzato così il tumultuoso giovedì sera vissuto ad Arcore, presso la residenza di Silvio Berlusconi. Il tifo rossonero non ha esitato altri giorni, facendo sentire chiaramente la propria voce. Ed è così che, intorno alle 20.30, la Curva Sud si è radunata a Villa San Martino. Obiettivo? Avere un contatto diretto con il plenipotenziario e ricevere risposte rassicuranti in questo momento grottesco del Milan.
Gli ultrà del Diavolo, sottolinea la Gazzetta dello Sport, hanno ininterrottamente intonato cori ed esposto striscioni di contestazione, manifesti di malessere assoluto all’interno dell’universo milanista. Alcuni esponenti avrebbero espresso la propria frustrazione, ben coadiuvata dai sentimenti di abbandono totale in questo momento storico così complicato per tutte le parti in causa. Da segnalare, positivamente, come il tutto si sia svolto in termini pacifici, senza recare danni ad oggetti o persone circostanti. Un comportamento lodevole che, secondo i colleghi, avrebbe permesso loro di essere accolti all’interno di Villa San Martino: Berlusconi così ha aperto le porte a tre rappresentanti del gruppo accorso ad Arcore.
Dal colloquio sono emersi diversi spunti di grande interesse. Il punto focale, la chiave di svolta, il vero turning point della chiacchierata è stato il ribadito desiderio di cedere la società da parte di Silvio Berlusconi. Gli invitati, pressanti su questo tema, hanno dunque ricevuto conferme della volontà di passare la mano ma, al tempo stesso, hanno dovuto incassare i problemi emersi dalla cordata cinese (i fondi, i nomi, la presenza di denaro, le tempistiche). Conclusasi la discussione sul futuro della compagine, i tifosi hanno poi sottolineato la loro inamovibile ostilità nei confronti di Adriano Galliani, considerato colpevole massimo per tanti degli errori delle ultime annate.