Il giorno dopo la fine della sua seconda esperienza al Milan, coi rossoneri che non lo hanno riscattato dal Liverpool, Mario Balotelli ha concesso un’intervista all’edizione odierna de Il Corriere della Sera, parlando innanzi tutto della futuro: “Io posso fare molto di più di quello che ho detto, però ci vuole tempo. In una scala da 0 a 10, io mi sono fermato a 5, ma piano piano al 10 ci arriverò, perché ci voglio arrivare. Diventerò Pallone d’oro. Anche se mi rendo conto di aver fatto due anni della mia carriera dove potevo avvicinarmi al 10 e invece sono rimasto a 5. Dove giocherò la prossima stagione? Spero nel Liverpool. Il Milan? Ha deciso di lasciarmi. Di sicuro non ci sarà un Mario’s back again“.
Oggi si gioca Italia-Germania e Balotelli la guarderà da casa, quattro anni dopo aver dominato quella agli Europei di Polonia ed Ucraina: “Ho fatto due anni non ai miei livelli. Problemi fisici, altri problemi, non sono stato io. E Conte giustamente ha portato altri giocatori all’Europeo. Fossi stato in lui, avrei fatto esattamente la stessa cosa. Certo che mi spiace. Ma così doveva andare. Alla gente che mi ferma dicendomi che Conte avrebbe dovuto convocarmi, io rispondo: il vero Balotelli lo convocherebbe Conte, Ventura, qualsiasi allenatore. Il Balotelli di oggi no“.
This post was last modified on 2 Luglio 2016 - 14:23