Ultras Croati su FB: “Colpiremo anche contro la Spagna”

Un’inchiesta è stata appena aperta dall’Uefa su Croazia e Turchia per lancio di oggetti, bombe carta, bengala, cori razzisti , disordini, invasione di campo nelle partite dell’Europeo di calcio. Lo apprende l’Ansa. La sentenza è prevista per lunedì prossimo.

Dopo i disordini nello stadio di Saint-Etienne, dove si giocava Repubblica Ceca-Croazia, gli ultrà croati hanno annunciato altre azioni di rappresaglia nella prossima partita di Euro 2016 contro la Spagna. Sulla propria pagina Facebook, il gruppo ‘Torcida Split 1950′ ha pubblicato la foto dello stadio di Bordeaux dove martedì prossimo si giochera’ la partita, con delle frecce che indicano settori dello stadio. “C’e’ un nuovo piano, arrivano rinforzi da Zagabria“. Nel profilo del gruppo ultrà di Spalato (dove un anno fa per la partita di qualificazione contro l’Italia fu disegnata una svastica sul terrreno di gioco) viene pubblicata una foto del Matmut Atlantique, lo stadio di Bordeaux dove Croazia-Spagna e’ in programma alle 21 di martedi’ prossimo, con delle frecce che indicano i settori dello stadio da dove potrebbero essere lanciati in campo petardi o altri ordigni in grado di mettere a repentaglio l’incolumità delle persone o comunque creare gravi problemi di ordine pubblico. “C’e’ chi parla di un secondo piano: ecco, arrivano i rinforzi dagli UV“, il post sotto la foto, con riferimento a un gruppo ultra’ di Zagabria in contrasto con la federcalcio croata. Gia’ gli incidenti di Milano a novembre 2014 e la svastica sul prato di Spalato un anno fa furono letti dai media croati come un gesto delle frange piu’ violente del tifo croato contro la federcalcio di Zagabria, allo scopo di provocare squalifiche. Stamattina l’Uefa ha aperto un’inchiesta e lunedì, il giorno della vigilia del match contro la Spagna, è prevista una prima sentenza.

In un’atmosfera politicamente rovente e piena di rabbia per il comportamento degli ultra’ croati nello stadio di Saint-Etienne nella partita contro la Repubblica Ceca, piovono oggi in Croazia condanne da ogni parte, mentre la presidente della Repubblica, Kolinda Grabar Kitarovic, è arrivata a chiedere al governo, sfiduciato giovedì scorso, di tenere una riunione d’emergenza su tali fatti. Subito dopo gli incidenti allo stadio, la presidente ha prima reagito con un messaggio sulle reti social in cui ha promesso “ai nemici della Croazia, a tutti coloro che odiano la nazionale di calcio croata e la propria patria” che “saranno puniti“, collegandoli ai gruppi che l’anno scorso disegnarono la svastica allo stadio di Spalato, apparsa sul terreno di gioco durante una partita con l’Italia. Kitarovic ha definito gli hooligans “ultranazionalisiti jugoslavi”, termine di solito adoperato in questo contesto da tifoserie di estrema destra. Oggi ha invece chiesto anche un rapporto dei servizi segreti e un pronto intervento del governo. Questo suo gesto è stato però quasi all’unanimità criticato dalla stampa, come esagerato e in parte strumentale alle dinamiche della politica interna croata e alle imminenti elezioni anticipate. In Croazia è di dominio pubblico che a volere questi incidenti sono frange di tifosi da anni in aperto conflitto con la Federcalcio croata (Hns), specie con uno dei direttori della Dinamo, Zdravko Mamic, sospettati di corruzione e una serie di abusi. Per questi gruppi la colpa di tutti i mali del calcio croato risiede nella dirigenza, ma anche nella poltica, e il loro obbiettivo è danneggiare con atti estremi la reputazione della Federcalcio, fino al punto di far espellere la Croazia da un campionato importante per indurre cambiamenti drastici nel modo in cui viene gestito il calico nazionale. Secondo i media croati invece, la responsabilità in parte risiede anche nell’operato della polizia francese, che sarebbe stata preavvisata del probabile lancio di fumogeni, del luogo dove erano stati nascosti e addirittura del minuto della partita in cui sarebbero stati lanciati. Nei giorni scorsi peraltro, la stampa aveva a più riprese preannunciato che, secondo fonti ben informate dei servizi segreti e della polizia croata, un simile incidente era in preparazione da tempo.

Fonte: ANSA

Gestione cookie