Qualcosa si muove, ma grazie a chi?

PRADELLI BANNER 2014Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano Mi-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Crederemo alla vendita della maggioranza del Milan solo quando Silvio Berlusconi si presenterà davanti alle telecamere per mostrare un accordo firmato. Succederà il 7 luglio? Forse. Ma siamo comunque in presenza di una trattativa a dir poco anomala. Intanto perché, a differenza dell’Inter, qui c’è un proprietario trentennale a dir poco accerchiato da chi vorrebbe sbolognare l’asset rossonero poco redditizio. Il problema è che quel patron è il meno convinto, intimamente, ad abbandonare il palcoscenico calcistico che (più nel bene che nel male) lo ha fatto grande per tanto tempo.

L’atteggiamento personale di Berlusconi si riflette a cascata su tutto il contorno, che non è poi rappresentato da aspetti indifferenti: allenatore e mercato. La telenovela sulla guida tecnica sta assumendo contorni thriller. Siamo davvero convinti che i cinesi siano così ben informati sui profili di Cristian Brocchi, Marco Giampaolo, Frank De Boer e chissà chi altro? Sono così preparati da voler decidere l’opzione migliore? Oppure, pur in un periodo di necessaria condivisione delle decisioni, a tirare le fila è sempre e comunque l’accoppiata Berlusconi-Galliani? Tradotto: il benservito a Brocchi non sarà opera di nessun cinese quanto conseguenza di altre scelte che potrebbero addirittura ricadere su un nome ancora rimasto ai margini.

Il mercato ha avuto il sussulto del colpo Lapadula, che ha ricordato il miglior Galliani in “stile condor”. La mossa è tra le più intelligenti degli ultimi anni, se non altro nelle premesse. Possiamo star qui ad analizzare numeri, valori e ingaggi, ma è innegabile che l’ex attaccante del Pescara fosse uno degli elementi più corteggiati da mezza Serie A, grazie alla fama di miglior giocatore dell’ultima Serie B. Resta sempre il dubbio sul destino di Carlos Bacca, il miglior acquisto della scorsa stagione. Privarsene significherebbe comunque perdere peso nella costruzione di una rosa a caccia del ritorno in Champions League. Un ragionamento che prescinde da qualsiasi cifra si vorrà mettere sul mercato (cinesi o meno), visto che un anno fa di soldi ne furono spesi. Maluccio. Della serie: conta sempre la qualità più che la quantità.

Twitter: @Chrisbad87

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