Che se cado una volta, una volta cadrò. E da terra, da lì m’alzerò. Cantavano i Negrita nel 1997, allora De Sciglio aveva solo 5 anni, ma nessuno ha incorporato meglio di lui queste parole negli ultimi mesi. Mattia, per sua stessa ammissione, ha vissuto sulla pelle momenti di difficoltà vera, quegli attimi che non ti fanno dormire la notte, ad un nulla dalla depressione vera.
“Ho vissuto un periodo no, per gli infortuni e per altri motivi. Non era depressione vera e propria, ma sapevo di essere ad un passo, il rischio di cadere in quel tunnel era altissimo“. Ne è uscito più forte il ragazzo. Ha trovato il coraggio di farsi aiutare dalle persone giuste e, grazie al mental coach Stefano Tirelli, ora può sorridere: “ho ritrovato la felicità e la gioia di vivere dentro e fuori dal campo“. Le prestazioni arrivano di conseguenza. Il classe 92′ è tornato a dare il meglio di sé nella fase conclusiva della stagione, emblematiche le prestazioni contro Roma e Juventus. Risultato? Europeo conquistato. Il nativo di Milano non partirà con i gradi da titolare, sia chiaro, ma Conte, nel ritiro di Coverciano, ha saputo guardarlo prima negli occhi e poi sul campo, convincendosi in toto della scelta. Non giocherà terzino e difficilmente avrà ampio minutaggio, ma l’ex Primavera è presente, è pronto e sa adattarsi perfettamente da esterno in un centrocampo a 5: prerogativa fondamentale per far parte della spedizione. Qualunque sia il momento, qualunque sia l’avversario, qualunque siano i minuti a disposizione, Mattia prenditi il palcoscenico continentale.
Quando vestirà quella maglia, lo osserverà il mondo intero e non solo. Le speculazioni di mercato si sprecano già oggi, figuriamoci al termine della competizione. Più passerà il tempo, maggiormente si delineeranno le strategie societarie sulle trattative, conseguentemente incrementando l’interesse sul profilo del terzino azzurro. De Sciglio figura su taccuini di club di primo piano, il Milan non ha intenzione di privarsene a prescindere, ma è ancora da comprendere quale possa essere la posizione di fronte a cifre importante ed offerte significative. Senza dimenticare la volontà (sempre decisiva) del giocatore in caso di possibile operazione. Se poi a chiamare in casa rossonera sono Juventus, Napoli e Bayern Monaco…
This post was last modified on 13 Giugno 2016 - 19:16