Sorprendere nel mercato è difficile. Il Milan ci riusciva qualche anno fa quando era in grado di portare in rossonero gente semisconosciuta che poi ha lasciato il rettangolo di gioco da semidio: Kakà e Sheva per dire due nomi. Un effetto sorpresa che è svanito negli anni e, aldilà di qualche colpaccio, ci si è riservati il finto onore di accogliere carriere al tramonto o sovrastimati talenti. La poco oculata gestione ha anche la seconda faccia di lasciar partire chi invece andava coccolato e fatto germogliare in tranquillità.
Uno di questi è senza dubbio Riccardo Saponara. Il trequartista in forza all’Empoli ha avuto la sua chance al Milan e per sua stessa ammissione, probabilmente, non si è giocato appieno tutte le sue carte. Carte che ha mostrato in maniera egregia nella squadra toscana allenata dal tecnico Giampaolo, anche lui accostato al Milan: Saponara ha interpretato il ruolo di collante tra centrocampo e attacco con maestria, sapendo gestire entrambe le fasi di gioco, e quando possibile rendendosi pericoloso vicino alla porta. Al Milan tutto questo non si è visto, vuoi per la posizione arretrata, vuoi per quel timore reverenziale che ti assale quando indossi una maglia dal peso specifico e valoriale non indifferente.
Tuttavia, con mezza Europa che ora lo brama, il Milan potrebbe far tornare il talento di Forlì a Milanello, riaprendo ufficialmente lo slogan “giovani e italiani”. Il nocciolo negativo della questione è la minus valenza che andrebbe a fare la società rossonera: lo comprammo dallo stesso Empoli per 5 milioni circa di euro, girandolo nuovamente ai toscani in prestito che infine lo ricomprarono per 4 milioni. Ora, il
This post was last modified on 15 Giugno 2016 - 23:40