Daniele Mariani è giornalista pubblicista da dicembre 2013. Nello staff di SpazioMilan.it fin dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, e vicedirettore dal 2012. Collabora con Mi-Tomorrow, Yahoo Sport Italia, Radio Milan Inter (96.1 FM) e il Giornale di Vimercate. È ospite di Top Calcio 24, Milan Channel e Calcissimo TV.
Cosa ha fatto di male Luiz Adriano? Snobbato dal 20 gennaio scorso, quando la clamorosa non cessione al Suning lo riportò di nuovo sorridente al Milan, svegliato dal sogno di guadagnare la bellezza di 15 milioni, ha subito e sta pienamente subendo una immeritata sottovalutazione. Quasi fosse colpa solo del brasiliano, nonostante non morisse dalla voglia di cambiare mondo e vita, se gli 8 a stagione promessi dalla Cina si rivelarono in parte falsi. Normale la rabbia dei tifosi per l’inverno gelido di acquisti anche a causa di questo flop, ma da lì in poi verso il giocatore – in generale – è mancato rispetto.
Non esistono valide ragioni per liberarsene in fretta e ad ogni costo. Rappresenta uno degli elementi di maggiore affidamento in un reparto già privo di Balotelli e Boateng, pronto – menomale – a divorziare con Menez e che rischia seriamente di perdere Bacca (forse Niang): meglio iniziare a tenerne qualcuno, no? In questo senso il 29enne, ad esempio più giovane di Ansaldi, va bene per comodità, prevedendolo come preziosa riserva l’anno prossimo. Sarebbe il quarto in attacco, dietro a Bacca, Niang e Lapadula. Sarebbe, almeno per adesso, una fila di partenza offensiva ottima e più forte di quella appena passata. Ma ovviamente, prima, bisogna capire il destino del numero 70, il quale comincerà proprio nelle prossime ore – dopo la Copa America – a riflettere sul proprio avvenire. Difficilmente rossonero, per sua volontà e sensazioni di una società disposta a venderlo (giustamente) di fronte a offerte attorno ai 30 milioni. Promossa a pieni voti, finalmente, l’operazione economica Lapadula, ma se ad essa si legherà l’addio di Carlos allora sarà un grosso problema: uno non deve escludere l’altro, anzi in coppia si completerebbero.
Luiz Adriano, all’esordio, ha totalizzato 29 presenze, 6 gol – spesso decisivi – e 4 assist. Non va buttato via. Nel girone di ritorno non si è mai davvero visto complici pure numerosi acciacchi muscolari avvolti nell’ombra, però è tornato riprendendosi la scena da serio professionista. E protagonista a Bologna. Quel pochissimo è sembrato oro, ossigeno rispetto ad un gruppo abbondantemente privo di rispetto. Lui invece ha corso e lottato per la maglia, da applaudire per eccezionale normalità. Qualità che apprezzerà sicuramente Giampaolo, in netto vantaggio per la panchina. Si può ripartire da qui, spendendo e rinforzando presto il resto della squadra. Quindi vendendo ai cinesi. Quindi sognando.
Twitter: @Nene_Mariani