Silvio Berlusconi, quando parla di Milan, lo fa con il tipico atteggiamento del tifoso accanito: parla con il cuore e non con la testa. Forse è deformazione dell’uomo politico, scrive La Gazzetta dello Sport, ma il continuo ritrattare e smentire e ribaltare frasi che sembrano sentenze, fa perdere al presidente rossonero l’oggettività della situazione. Il Milan è la sua creatura, lo ha reso orgoglioso di fronte al mondo intero e, chi gli sta vicino può assicurarlo, l’idea di cedere la società è una fitta al cuore per lui.
L’ultimo anno del Berlusconi rossonero può essere paragonato ad un ottovolante: discese, salite, curve, come d’altronde è tipico del personaggio; in questa situazione però è difficile farsi un’idea della realtà: ne è un esempio Mr. Bee. Trattato con moltissima diffidenza all’inizio, agli occhi del presidente rossonero sembrava un personaggio in cerca di popolarità immediata, e con poco reale interesse del Milan. Con il passare del tempo invece, le cose cambiarono e il buon esito della trattativa appariva scontato. Salvo clamorosi colpi di coda del thailandese, di Bee in orbita Milan non si sentirà più parlare.
This post was last modified on 4 Giugno 2016 - 15:32