Con la lettera di ieri, in cui scriveva la sua volontà di farsi da parte, è uscita fuori tutta la personalità di Cristian Brocchi. L’ex tecnico della primavera ha infatti detto basta alle prese di tempo dei dirigenti rossoneri e alla mancata chiarezza circa il futuro tecnico della squadra. Brocchi è stanco di aspettare una decisione da parte del Milan, soprattutto perché dalle parti di via Aldo Rossi di decisione ce n’è poca.
La mossa di Brocchi, leggendo tra le righe, è un atto di accusa a Galliani, scrive Tuttosport. Mettersi contro l’ad non è mai una scelta saggia, e la storia (vedi gestione Seedorf) lo insegna. Non sarebbe infatti facile per Brocchi, se fosse sulla panchina del Milan, in caso di risultati negativi, combattere con la figura di Galliani e lo spettro di Giampaolo (se fosse ancora libero), così come fu per Seedorf gestire un ambiente schierato apertamente con Galliani, intenzionato a mettere in panchina il suo prediletto Pippo Inzaghi, piuttosto che l’olandese.
Sullo sfondo c’è il Brescia, una squadra con storia e tradizione che vorrebbe Brocchi come guida tecnica. Berlusconi ha chiesto tempo all’ex tecnico della primavera, che non vorrebbe lasciarsi sfuggire questo treno che sancirebbe il via della sua carriera.