Bonaventura fuori dall’Italia. La notizia, già nell’aria, ha assunto i crismi dell’ufficialità: il centrocampista del Milan è stato escluso dalla lista dei 23 convocati azzurri per EURO 2016, in calendario tra nove giorni in Francia. Il c.t. Conte ha fatto scelte diverse, decidendo di puntare su calciatori di maggiore corsa a scapito della tecnica del “28” rossonero. Che, in ogni caso, non era mai riuscito a entrare stabilmente nel giro della Nazionale: Bonaventura, di fatto, non ha mai avuto un ruolo nel ciclo firmato dall’ex tecnico della Juventus, avendo giocato pochissimo (appena due spezzoni in amichevole, ndr) ed essendo stato lasciato spesso a casa. Gli ultimi 2-3 mesi di buio, oltre alla necessità di avere una rosa adatta al 3-5-2, hanno fatto il resto e confezionato un taglio che suscita discussioni ma non sorpresa.
I milanisti non si avvelenino, perché l’esclusione di Bonaventura era prevedibile e perché ha motivazioni tecnico-tattiche. Se è vero che non è scattata la cosiddetta scintilla tra Jack e il c.t., nonostante le due stagioni nel complesso positive in mezzo al disastro rossonero, è ancor più vero che Sturaro è un calciatore estremamente duttile e affidabile, fine conoscitore del 3-5-2, in grado di ricoprire tutti i ruoli in mediana e soprattutto funzionale all’idea di un calcio fatto di difesa, intensità e contropiede. A impressionare, più del resto, è che uno dei pochi talenti del Milan non riesca a trovare un posto in un’Italia tutt’altro che stellare: una prova di come il Diavolo sia caduto in basso e di come rischi di perdere appeal verso i giocatori. Proprio l’ex Atalanta, sul futuro, ha tergiversato ed evitato di prendere posizioni decise: la sua permanenza in rossonero è tutta da decidere.
Il depennamento dalla lista azzurra potrebbe influire sulle scelte future di Bonaventura? Probabilmente no: più della Nazionale conteranno la solidità e le ambizioni della proprietà (vecchia o nuova che sia), la serietà del progetto e la funzionalità alle idee tattiche dell’allenatore rossonero della prossima stagione. Senza contare che Jack ha un procuratore come Mino Raiola abilissimo a capire il momento giusto per trasferire i suoi assistiti e parte “interessata” degli spostamento milionari. Ma tutto, in ogni caso, è subordinato alle offerte che arriveranno in via Aldo Rossi: a prescindere dal dubbio Berlusconi-cinesi, la mancanza di richieste spingerebbe inevitabilmente a proseguire il rapporto tra il “28” e il Milan. Oppure, al contrario, a valutare eventuali avances di top club esteri. Ma Conte, almeno in questo, non avrà colpe.
This post was last modified on 1 Giugno 2016 - 22:42