AC Milan dalla stagione 2014/2015 ha creato una funzione di Corporate Social Responsibility (CSR), in quanto già da diversi anni il Club si impegna in attività che abbiano un impatto sociale positivo, come dimostra la redazione del Rapporto di Sostenibilità pubblicato ogni anno dal 2012. Il Milan è stata la prima Società di calcio di Serie A a dotarsi di questo documento.
Ed è proprio in ambito Csr che s’inserisce l’iniziativa Special Adventure Camp, dove il Milan ha partecipato nei giorni scorsi con la collaborazione della sezione lombarda di Special Olympics. Il Camp, organizzato da Football is more – fondazione del Liechtenstein impegnata nell’organizzazione di eventi sportivi a sfondo sociale – si è tenuto a Brunnen, nel Cantone elvetico di Svitto dal 24 al 29 maggio.
Il torneo ha visto la partecipazione di 8 squadre: AC Milan, Manchester City, Chelsea FC, ZHO Abu Dhabi, Heilpädagogisches Schule Baar, Heilpädagogisches Zentrum Hohenrain, Procap Sargans-Werdenberg. Integrazione e inclusione sono state le parole chiave dello Special Adventure Camp. Le formazioni scese sul terreno di gioco, infatti, erano composte da ragazzi con disabilità tra i 14 e i 18 anni.
Allenamenti e partite, incontri e confronti sulle best practices a livello europeo in tema CSR che i Club stanno sviluppando, hanno completato il ricco programma di questa settimana. Momenti ludici e formativi hanno quindi reso possibile, attraverso il gioco del calcio, un pieno coinvolgimento di ragazzi disabili.
La rosa rossonera, formata da 7 giocatori, nel ricco calendario di incontri ha dimostrato grande tenacia, passione e rispetto dentro e fuori il campo. L’iniziativa, infatti, è stata vissuta da tutti con il giusto senso di competizione, ma anche come una grande festa dello sport.
Giovedì 26 maggio ha assistito ai match anche Mauro Tassotti, che ha fatto il tifo a bordo campo per i giovani rossoneri, oltre ad aver incontrato i rappresentanti delle altre formazioni.
Le iniziative in ambito CSR sono una parte fondamentale delle attività di una squadra di calcio. I Club più importanti a livello internazionale, che contano centinaia di milioni di tifosi in tutto il mondo, sentono la necessità di coordinare e partecipare ad eventi che riguardino l’aspetto e l’impatto sociale delle proprie aree di competenza. Ecco che il calcio diventa anche un eccellente strumento di integrazione e inclusione per tutti, nessuno escluso.
This post was last modified on 1 Giugno 2016 - 12:42