Sta per crollare anche l’ultimo ostacolo. Sta per essere abbattuto anche l’ultimo grado di separazione tra il Milan ed il nuovo corso cinese. A scanso di clamorosi ribaltoni, il momento della svolta asiatica pare essere arrivato realmente. La cordata del Sol Levante, attraverso la recente offerta avanzata, sembra aver piazzato un colpo tanto potente da far vacillare anche le residue resistenze di Silvio Berlusconi. Stoccata decisiva? Solo le prossime settimane potranno dirlo.
La notizia di giornata è senza dubbio il rilancio del consorzio cinese rappresentato da Sal Galatioto, scrive la Gazzetta dello Sport. E non stiamo parlando della solita e stantia proposta di cui si chiacchiera da mesi, bensì di una nuova manovra, più grande e decisamente più convincente, alzando di 10 punti percentuali le quote acquisite, dal 70 all’80%. Sarebbe questa l’idea di Pechino per sconfiggere i rimasugli dei dubbi berlusconiani. L’esborso di partenza si aggirerebbe sui 400 milioni, ai quali andrebbero aggiunti circa altri 200 per coprire i debiti: cifre che indubbiamente confermano la volontà di investire e la disponibilità economica per riportare il Milan al vertice.
Ed è sempre e solo questo il nodo nella mente del patron. Perché nonostante Fininvest e Galatioto abbiano già trovato l’intesa per l’acquisizione, Berlusconi tentenna per i tanti decantati investimenti futuri garantiti. La strategia? L’inserimento di protocolli di base che consentano al plenipotenziario del Diavolo di essere certo di tale impegno finanziario. I cinesi hanno già fatto sapere determinate cifre, placando in parte gli animi del numero 1 di via Aldo Rossi: 100 milioni annui per il solo budget di mercato. Il piano è studiato nei minimi dettagli, i numeri sono chiari ed importanti, la volontà tra le parti pare abbastanza chiara. L’ultima parola spetta sempre e solo a Berlusconi.
This post was last modified on 26 Giugno 2016 - 15:58