“La Cina è vicina” titolava il film diretto da Marco Bellocchio nel 1967, lungometraggio tratto dall’omonimo libro scritto da Enrico Emanuelli dieci anni prima. La trama c’entra poco col calcio, ma il titolo descrive esattamente quello che sta succedendo allo sport più amato dagli italiani. Sia Milan che Inter sono vicini ad essere acquistati da cordate cinesi e per questo motivo La Gazzetta dello Sport ha intervistato in esclusiva Marcello Lippi. L’ex tecnico della nazionale italiana conosce perfettamente l’ambiente dato che ha allenato i cinesi del Guangzhou Evergrande dal 2012 al 2014 e ha assunto la direzione tecnica dal novembre del 2014 al febbraio del 2015.
Ecco le sue parole: “Avverto perplessità per l’ingresso dei grandi ricchi cinesi in Serie A. E non capisco il perché. Cosa hanno di diverso rispetto agli sceicchi, agli americani, ai magnati russi? I tifosi di Inter e Milan non devono essere preoccupati. Arriveranno imprenditori ambiziosi. Che magari si toglieranno lo sfizio di comprarsi un campione che li entusiasma. Con 50 miliardi di dollari come patrimonio se lo possono permettere. I grandi ricchi cinesi cercano una visibilità internazionale”. Lippi parla dell’atteggiamento della società verso i propri allenatori: “Con una dirigenza cinese si lavora molto bene, non intervengono mai nelle scelte tecniche. Questi grandi ricchi non vogliono entrare nel calcio italiano per uno sfizio: c’è un progetto di ampio respiro. Sono disposti a spendere tanto per il pallone, ma con l’idea di guadagnare altrettanto con altre strade. Pensate a quante maglie il Milan potrà vendere in Cina”.
Il calcio in Cina è in via di sviluppo ed è lo stesso Lippi ad ammetterlo: “Per il momento il calcio non è ancora una sport popolare, ma il sistema sta crescendo. Il Guangzhou Evergrande ha 83 campi da calcio con quindici allenatori del Real Madrid che ruotano ogni sei mesi. Manchester United e Chelsea sono molto seguite, ma anche la Serie A ha molti ammiratori. I calciatori cinesi hanno buone qualità fisiche, ma devono crescere da punto di vista tattico. Gli stadi sono sempre pieni e il tifo è molto corretto. Consiglio da regalare ai potenziali futuri padroni di Inter e Milan? Nessun consiglio, sono grandi imprenditori che sanno come muoversi. Si faranno aiutare nei primi passi da persone che conoscono la storia ed il valore di due dei più grandi club del mondo. Il senso di appartenenza va ovviamente difeso”.
This post was last modified on 2 Giugno 2016 - 17:26