Quando le sirene del mercato escono davvero dalla schiuma indistinta del mare di notizie e irretiscono col loro dolce canto i giocatori scontenti, per le società a cui questi professionisti appartengono è difficile trattenerli. Oltretutto nei periodi estivi, in partite internazionali, non fanno altro che migliorare le prestazioni e mettersi in mostra. È ciò che sta succedendo al Milan con Mattia De Sciglio.
Il terzino rossonero, lanciato in pompa magna e poi criticato senza alcuna pietà, sembra vivere un momento di forma come non ne aveva da anni. Infatti, con la maglia azzurra dell’Italia all’Europeo sta mostrando una grinta e una tenacia che il popolo rossonero aveva ormai scordato avesse. Elogi a Conte sicuramente per aver inserito nello spaesato De Sciglio lo spirito da guerriero che il CT vuole da ogni suo giocatore, elogi sicuramente a Mattia per il piglio con cui ha preso questa competizione. Tuttavia, i dubbi rimangono: non è che De Sciglio non abbia reso al Milan in questi anni perché senza stimoli? Non è che ha aspettato il grande momento per sfoderare le sue carte e alzare l’asticella in vista di una fuoriuscita dal Milan?
Dubbi leciti che non vengono neppure smentiti dal suo agente che conferma di aver parlato almeno col Napoli (e non escludiamo la Juventus…). Sono proprio queste voci di mercato, nemmeno tanto inattese, che rilanciano la questione De Sciglio: nuovo talento incredibile, schifezza da scaricare, e ora nuovamente gioiello da trattenere? Decidiamoci. Dopo tutto il problema in campo di De Sciglio, al di là dei suoi personali, è vicino a quello di tutti gli altri giocatori rossoneri: manca credibilità, assetto e motivazioni. La maglia non basta più come spinta.
This post was last modified on 29 Giugno 2016 - 00:59