La salute di Berlusconi non ferma i cinesi (per ora)

PRADELLI BANNER 2014Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano Mi-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).

Si è proprio sbagliato chi temeva che il ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele potesse bloccare la trattativa con la cordata cinese. Proprio oggi, infatti, vigilia dell’intervento al cuore del patron rossonero, l’advisor Sal Galatioto incontrerà i vertici di Fininvest nel solco di un cammino avviato e probabilmente ben tracciato. Il traguardo, ovviamente, è la cessione di un pacchetto di maggioranza (almeno il 70%) del Milan. Insomma, oggi registreremo un passaggio importante ma non ancora decisivo. Uno di quelli, per intenderci, compiuti a più riprese anche con Mr. Bee, poi naufragato senza troppo clamore.

I nodi da sciogliere sono tanti. In primis, c’è l’esigenza da parte della famiglia Berlusconi di vedere assicurato un impegno reale ad investire sul rafforzamento della squadra. Se i cinesi vorranno far tornare grande il Milan dovranno metterlo nero su bianco nei documenti formali che saranno predisposti e firmati. In caso contrario, tutto andrebbe verso una salita difficile da scalare. Già, perché lo stesso Silvio Berlusconi ha ribadito in tutte le occasioni la volontà di cedere il club in mani sicure. E questo, a differenza di tante sortite, è un obiettivo reale e non di facciata.

Nel frattempo, c’è un mercato iniziato a suon di colpi (per ora) da parte della Juventus, già apparentemente irraggiungibile. Dani Alves e Pjanic sono nomi che vanno a puntellare un organico senza rivali in Italia, sempre più competitivo in Europa. Queste mosse, però, potrebbero preludere ad una virata decisa delle energie bianconere sulla Champions League. Segno forse che in Serie A si lascerebbe campo “più libero” alle ambizioni delle rivali. In questo senso un Milan rinnovato e più forte avrebbe carte da giocarsi al cospetto di una Roma comunque ancora acerba dopo il cambio Garcia-Spalletti e il Napoli di Sarri in fase di smontaggio e rimontaggio. Tutti i ragionamenti partono dalla panchina: Emery ha lasciato Siviglia ma non per salire su un aereo diretto a Milano, Pellegrini sembra una suggestione. La realtà è un ballottaggio tra Brocchi e Giampaolo. Basta decidere. E alla svelta.

Twitter: @Chrisbad87

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