ZAPATA: 4
I primi 25 minuti iniziali della sfida sono una lezione ottimale per giovani all’ascolto: Zapata dimostra tutto ciò che non bisogna fare sul terreno di gioco. Prima decide bene di addormentarsi in area, regalando un facilissimo tap-in ad Aranguiz; pochi minuti dopo, non contento, completa la frittata dimenticandosi di marcare Alexis Sanchez all’altezza del dischetto del rigore: la conclusione finisce sul palo, impossibile sbagliare da due passi per Fuenzalida. Serata da incubo per il centrale rossonero, superato e spaventato dalle frecce avversarie. Graziato all’87’ dal signor Joel Aguilar Chicas, l’entrata sul talento dell’Arsenal, diretto verso Ospina, è da rigore e cartellino.
BACCA: S.V.
L’esclusione iniziale di Pekerman fa discutere, si scoprirà poi che Carlos ha problemi fisici, arrivato a questa semifinale in precarie condizioni. Roger Martinez e Marlos Moreno sono buoni giocatori, prospetti interessanti, ma non sono Bacca: non abbastanza velenosi come l’attaccante rossonero, non così freddi e spietati sottoporta. Il ct gli concede 10 minuti della disperazione finale (sotto di due marcature e di un uomo), troppo pochi anche per lui, l’inerzia della sfida non gli permette di toccare un singolo pallone. Si becca un giallo nella rissa finale, dal retrogusto di derby milanese, con Medel.