Con o senza i cinesi questo Milan ha senza dubbio bisogno di rimpinguare la rosa con giocatori all’altezza. Non pensiamo ad una rivoluzione generale, ma alcuni ritocchi mirati e che puntino ad alzare il tasso tecnico della squadra. I grandi nomi probabilmente non saranno all’ordine del giorno, anche se i cinesi potrebbero portarne almeno uno per alzare il livello d’immagine di una possibile nuova dirigenza.
Al momento sta riprendendo quota il paradigma del giocatore giovane e italiano. Ma al di là delle skills anagrafiche ci sarebbe da fare una profonda riflessione su cosa serve davvero a questo Milan. Senza sparare numeri esagerati servirebbero almeno cinque rinforzi degni di nota. A partire da un paio di difensori centrali di spessore che cementino il reparto con Romagnoli e i numerosi buoni terzini già presenti. Un centrocampista di qualità che vada ad aggiungere un po’ di pepe alla mediana che rivedrà al timone Montolivo e al suo fianco corridori come Kucka, Bertolacci e Poli. Un trequartista di talento che sappia modellarsi alle esigenze tattiche del tecnico, svariando su entrambe le fasce, inserendosi coi tempi giusti e all’occorrenza fare la mezz’ala; ruolo che al momento è in grado di coprire solo Bonaventura con doti più di rifinitore. E, infine, un attaccante, che sia di presenza fisica e infallibile sotto porta; non necessariamente una prima donna vista la presenza di Bacca e Niang, ma magari uno che abbia la mentalità per entrare a gara in corso e piazzare la zampata.
Questo è ciò che serve ora al Milan per completare una rosa che ha solide basi ma anche ampi margini di miglioramento. Chi dice che c’è il bisogno di ripartire con soli tre o quattro giocatori sbaglia: bastano quei cinque profili indicati, più magari dei rimpiazzi che però siano all’altezza della maglia che andranno ad indossare. La panchina corta, dopo tutto, è stato il vero problema di questi ultimi anni.