Montella non vuol dire cinesi. E Lukaku è in stallo

La scelta di Montella, parere del Corriere dello Sport, non darebbe particolari segnali su come si concluderà l’affare con i cinesi. Sarebbe una soluzione comune, il classico compromesso fra le parti: per questo rimarrebbe grande incertezza sulla decisione di Berlusconi, ancora ricoverato ma attivissimo ad affrontare la vicenda Milan. Prova ne è l’acquisto di Lapadula, per il quale ha preso una posizione netta.

Ma anche per la rapidità con cui ha gestito la situazione Brocchi dopo aver ricevuto la comunicazione dell’allenatore di volersi fare da parte, virando appunto sull’Aeroplanino. La stesura del contratto preliminare non è ancora completata, anche se si vorrebbe chiudere in un paio di giorni per poi sottoporlo all’approvazione di Silvio. Nel frattempo dovranno essere sbloccati una serie di altri punti importanti: ad esempio la modalità di regolamentazione del periodo che porterebbe dalla firma del preliminare al closing (comunque programmato non prima di settembre). Allora chi si prenderà carico delle decisioni di mercato? E chi si accollerà i costi degli investimenti? Visto che i rossoneri non saranno ancora formalmente ceduti, toccherà comunque a Fininvest mettere i soldi. Chiaramente l’intenzione è quella di non rischiare da soli, quindi verranno previste penali e accordi preventivi in caso di deragliamento delle operazioni.

LukakuUno scenario del genere non fa presagire ad un grande colpo. Come l’arrivo di Lukaku. A Raiola, suo agente, non dispiacerebbe dirottarlo a Milanello ma per acquistarlo servono una montagna di milioni: 40-50. Nell’ottica di abbassare l’asticella e prevedendo il possibile addio di Bacca, allora, in via Aldo Rossi riemerge sempre un profilo: Pavoletti, adatto a far coppia con Lapadula. Magari con Vazquez alle spalle. Ma non basta così.

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