Nessun intoppo, soltanto un gesto di cordialità che servirà, inutile nasconderlo, anche per mettere a punto gli ultimi dettagli. La firma sull’accordo preliminare che dovrà sancire il passaggio del 70% delle quote del Milan alla conglomerata cinese rappresentata dall’advisor italiamericano Sal Galatioto, slitta ancora. Inizialmente prevista per il 15 giugno e già posticipata al 30, avverrà tra il 4 e l’8 luglio. Fininvest ha concordato con Nicholas Gancikoff, il delfino di Galatioto che segue tutta l’operazione per la Gsp, un nuovo rinvio.
Un rinvio di cortesia, scrive il Corriere dello Sport, per aspettare Berlusconi e per strutturare in maniera definitiva e conclusiva il contratto d’acquisto del Milan. Firmare con il patron ancora operato, si legge dai colleghi, non sarebbe stata cosa gradita a Fininvest, detto ciò, si aggiunge il desiderio di presentare al plenipotenziario del Diavolo la versione definitiva del contratto. La holding berlusconiana ha chiesto un’ulteriore proroga, accettata di buon grado dal tandem Gancikoff-Galatioto, impegnatissimi in questi ultimi giorni.
Lo stesso Gancikoff, riporta il quotidiano, nelle ultime settimane è stato ripetutamente in Cina, per sottoporre la bozza del contratto modificato ai gruppi finanziari orientali. Detto dell’attesa per il recupero del patron e dei giorni per completare la stesura del contratto ultimo e definitivo, mancherà poi l’ultimo passaggio da completare (in fase di definizione a dire il vero): la composizione, rivela il Corriere, del fondo di investimento che porterà alla quotazione nella borsa di Hong Kong e della società veicolo che a sua volta acquisterà il club di Via Aldo Rossi.
This post was last modified on 22 Giugno 2016 - 23:39