AAA cercasi: attaccante italiano di qualità. Ecco l’identikit

Il mercato, si sa, è un po’ pazzo e lascia molto spazio alle interpretazioni del momento che hanno la loro naturale conclusione solo nel momento in cui tutto va nero su bianco. Al di là del passaggio di consegne societarie tra Fininvest e il fondo cinese, anche il Milan prova a buttare fuori qualche nome da un mercato che ha visto l’arrivo di Vangioni e poi molto lavoro sotto traccia. I primi nomi indicano un identikit chiaro: attaccante, di qualità e italiano.

L’aspetto anagrafico passa in secondo piano, ma il nostrano tira ancora per la maggiore. I nomi fatti hanno queste costanti che paiono proprio le indicazioni date agli uomini mercato rossoneri. E dei risultati sono usciti. Il primo nome che ormai da mesi circola per i corridoi di via Aldo Rossi è quello di Leonardo Pavoletti: l’attaccante del Genoa ha realizzato 14 reti in stagione diventando uno dei migliori centravanti della Serie A, escluso per un soffio dall’Europeo a cui molti avrebbero voluto partecipasse. Un secondo nome delle ultime settimane è Ciro Immobile: il partenopeo non resterà a Torino e il Siviglia lo vorrebbe cedere, l’affare low cost è dietro l’angolo. Ultimo possibile attaccante ambito è Gianluca Lapadula: l’italo-peruviano del Pescara è la rivelazione dell’ultima Serie B e con 27 reti senza mai un rigore si è guadagnato il premio di miglior marcatore. Su di lui c’è tutta la Serie A e anche qualche occhio estero da cui vengono le difficoltà di una trattativa.

bacca (spaziomilan)Tre attaccanti, tra i 26 e 28 anni, stimati dall’intero circuito e con l’identica voglia di vestire l’azzurro. Fattori che aggradano i dirigenti rossoneri che stanno tenendo sondato il terreno qualora arrivasse un’offerta irrinunciabile per Carlos Bacca. Il colombiano sta facendo bene con la sua nazionale in Copa America e continua su di lui il pressing di alcune squadre di Liga e Premier: la volontà del Milan e del giocatore è quella di rispettare il contratto esistente ma al profumo dei soldi sonanti è dura dire di no. Il mercato è pazzo e staremo a vedere.

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