Prudenza. Dopo il pranzo di ieri ad Arcore non è cambiato quasi nulla, perché il Milan ha occupato poco o niente nel classico pranzo di famiglia, per l’occasione allargato a una rappresentanza di Fininvest. All’ordine del giorno c’erano le elezioni, l’argomento Milan invece affrontato ma non sviscerato. Siamo in una fase di stallo pericolosa, eccessivamente lunga e negativa per il mercato: a livello pratico i contatti proseguono, ma nell’incertezza generale.
Le perplessità di Berlusconi hanno posto un robusto punto interrogativo sulla vicenda, però l’affare non sta saltando per aria: i colloqui con gli investitori cinesi, rappresentati dal Sal Galatioto e Gancikoff, vanno avanti quotidianamente tanto che si sta concludendo la due diligence (l’analisi dei conti) e allo stesso tempo stendendo la bozza contrattuale. Insomma il lavoro procede come se la cessione si concluderà, solo che Silvio non è ancora convinto. È rimasto l’unico a poter aggiungere o togliere qualcosa, perché i manager della holding di famiglia hanno già completato la loro esposizione. La data chiave sarà lunedì prossimo, svela La Gazzetta dello Sport, ovvero a 48 ore dal termine dell’esclusiva, quando è in programma un vertice molto delicato per capire se i termini verranno prorogati (dal 15 al 20) e, attenzione, il piano economico della cordata.
This post was last modified on 7 Giugno 2016 - 16:10