Montella è il nuovo allenatore del Milan, dalla tarda serata di ieri è ufficiale. Ma cosa sarebbe successo se il dialogo tra Berlusconi e Brocchi fosse andato diversamente? La risposta, con certezza, non la possiamo conoscere, ma di una cosa siamo sicuri: come racconta la Gazzetta dello Sport, il desiderio del Patron era trattenere l’ex Primavera, sua personalissima scelta non più di una manciata di mesi fa.
Dovevano essere soltanto due chiacchiere di maniera, un saluto cordiale tra due persone che non lavoreranno più a stretto contatto. E invece. Cristian Brocchi si è trovato di fronte ad una proposta tanto inattesa quanto difficile da rifiutare, ed è proprio qui che arriva la sorpresa di ieri. Nonostante il desiderio berlusconiano di proseguire e la richiesta di non legarsi ad altri club, tramite uno squillante: “aspettami, aspetta il Milan e fidati di me”, l’ex centrocampista ha trovato il coraggio di dire no. Una replica negativa basata sulla parola fornita al Brescia e per questione di dignità e serietà: assenza di condizioni ottimali per lavorare nel Milan, troppe insidie, troppe trappole, nemici imprevisti, svela la Gazzetta.
Brocchi ripartirà da Brescia, portandosi con se gran parte del suo staff rossonero. Lo seguiranno, in questa migrazione verso le Rondinelle, il vice Alessandro Lazzarini, il collaboratore Andrea Pecciarini ed il preparatore Pietro Lietti. Domani scadrà il contratto con il Diavolo e, finito il corso a Coverciano, inizierà una nuova vita per Cristian.