Segnali d’addio, lanciati da Bacca che, ancora impegnato negli States in Copa America con la Nazionale, ha lasciato intendere una gran voglia di fare le valigie e andarsene. Un messaggio chiaro a sufficienza, anche se indiretto: mi vogliono in tanti, sono pronto a valutare le offerte (qualcuna è già arrivata) e dunque a scegliere la soluzione migliore. Che dal suo punto di vista non sembra essere il Milan.
In realtà non c’è nulla di sorprendente nelle parole di Carlos, sostiene il Corriere dello Sport, perché nonostante i 20 gol stagionali la scintilla con l’ambiente, partendo dai compagni e finendo ai tifosi, non è mai davvero scoccata. Tracce di affetto verso i rossoneri quasi nessuna, a parte il classico contratto a proteggere una volontà probabilmente differente, anzi un sensazione di ancor più netto distacco. Non a caso ha ammesso di sentire la nostalgia del Siviglia. Per il Diavolo non è mai stato incedibile, evidentemente può partire senza grossi rimpianti ma servono le giuste condizioni. La principale è il limite sotto cui non prendere in considerazione le proposte: 26.5 milioni, ovvero il valore patrimoniale del giocatore dopo un anno di ammortamento. Vietato andare al di sotto, o comunque sarebbe una minusvalenza; per questo sono stati rifiutati i 20 milioni del West Ham.
Più che un rilancio, in via Aldo Rossi sperano si scateni una sorta di asta. In passato si era parlato di Bayern Monaco, interessava ad Ancelotti, ma da tempo non succede niente, allora la novità sarebbe rappresentata dall’Atletico Madrid. Simeone spera nel ritorno di Diego Costa, però il Chelsea non molla e il colombiano rappresenta una valida alternativa. Attenzione anche al PSG di Emery e in generale alla Premier. Vicenda da sbloccare presto, se lo augura anche il Milan.