Christian Pradelli è giornalista professionista e direttore di SpazioMilan.it dalla sua fondazione, l’8 marzo 2011. Dirige parallelamente il free-press pomeridiano Mi-Tomorrow. Collabora con La Gazzetta dello Sport. Conduce il varietà sportivo “Falla Girare” su Radio Reporter ed è opinionista per Milan Channel. È la voce ufficiale del Milan per TopCalcio24, canale del gruppo Mediapason (canale 114 del DTT).
La convalescenza di Silvio Berlusconi dopo l’intervento di sostituzione della valvola aortica potrebbe prolungare i tempi dell’esclusiva concessa da Fininvest alla cordata cinese rappresentata oggi nelle trattative da Sal Galatioto. Ergo: non avremo una decisione definitiva entro il 30 giugno, con conseguenze pesanti, per ora, per le strategie di mercato. A cominciare dalla scelta dell’allenatore, ormai circoscritta ad un ballottaggio tra Marco Giampaolo e Cristian Brocchi.
Sembra che i cinesi puntino sull’ex allenatore dell’Empoli, giudicato idoneo a traghettare la squadra verso quella che dovrà essere una vera rifondazione. Al contrario, Silvio Berlusconi resta un romantico “innamorato” professionalmente di Brocchi al punto da volergli concedere una chance importante, quella di partire da zero con un progetto nuovo, dandogli anche un po’ di carta bianca. Il problema è che fino a quando ci sarà l’esclusiva, ogni decisione dovrà essere concordata insieme ai cinesi. Sembra un paradosso, ma l’acquirente del pacchetto di maggioranza, prima ancora di tirar fuori i soldi e ufficializzare nero su bianco gli impegni, ha diritto in questo momento a pronunciare parole pesanti sulle strategie future. Insomma, un non ancora socio che fa già il socio a tutti gli effetti, con potere decisionale.
La sensazione è che se la trattativa dovesse saltare, Berlusconi sarà subito pronto a mettere le chiavi di Milanello nelle mani di Brocchi. Sul mercato, invece, aleggia l’incertezza nella speranza (di Galliani) di poter assestare qualche colpo importante ad agosto inoltrato quando i “giochi” coi cinesi saranno fatti. In positivo o in negativo. Per ora accontentiamoci di nomi come Paredes, Pavoletti e Saponara, anche se l’interesse per quest’ultimo è qualcosa di paradossale. Caricato di eccessive aspettative al suo arrivo, nel 2013, è stato falcidiato da infortuni e impacchettato in fretta e furia per farlo tornare a Empoli, dove il buon Ricky è ri-esploso. E ora? Andiamo davvero a riprendercelo? Che paradossi… Ma ormai siamo abituati anche a queste mosse.
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