SM RELIVE/ Brocchi: “Menez ha un problema alla schiena. Niang domenica farà un test. A Bologna con Calabria”

Dopo lo sciagurato pareggio ottenuto contro il Frosinone, alla vigilia di Bologna-Milan, penultima chiamata per i rossoneri in chiave Europa League, torna a parlare in conferenza stampa Cristian Brocchi.

LA CONFERENZA IN PILLOLE

– Conferenza terminata.

– Sui tre davanti con il Frosinone: “Brocchi è fissato con il trequartista e Honda ha giocato da trequartista, così dicono tutti. Ma in realtà Honda non ha fatto il trequartista, ha occupato bene la parte di campo che aveva, lo ha fatto in maniera intelligente come sempre. L’ingresso di Luiz Adriano è stata una scelta che serviva a cercare di recuperare la gara. In questo momento non possiamo giocare col 4-4-2 per mancanza di giocatori, quindi dobbiamo fare di necessità virtù. Ma a prescindere per me il Milan per caratteristiche può giocare il 4-3-3 e il 4-3-1-2, non il 4-4-2”.

– Sulla squadra: “Ogni allenatore vorrebbe lavorare dal primo giorno di ritiro e avere un mese senza impegni ufficiali per lavorare al meglio, è fuori discussione, quindi sono sicuro che lavorare inizialmente senza impegni ufficiali può favorire lo sviluppo delle tue idee. Però dire che se fossi entrato da inizio stagione i risultati sarebbero stati diversi sarei presuntuoso e io non lo sono, sono realista e sono uno che ha voglia di lavorare”.

– Sugli infortunati: “Abate dovrebbe rientrare subito da lunedì, Bonaventura ha già ripreso a correre e fare qualche lavoro tecnico e anche per lui la speranza è che possa tornare a disposizione dalla prossima settimana. Anche Menez dovrebbe tornare da lunedì. L’unico che non posso dirvi è Antonelli perché bisogna valutare come sarà il prosieguo”.

– Su Niang: “Ora la cosa più importante è capire se effettivamente potrà essere a disposizione. Domenica farà un test importante e vedremo se potrà iniziare a lavorare con la squadra. Sarà valutato per quello che mi farà vedere, ma spesso ha dimostrato di essere importante per questa squadra”.

– I risultati negativi penalizzano solo il mister? “Non sono solo io ad andarci di mezzo, perché i giocatori si giocano il loro futuro, sanno di doversi meritare la conferma o un rinnovo. Ognuno di loro ha una storia a sé ma questi discorsi devi averli dentro. Se vuoi essere un giocatore vero ce l’hai dentro. Io quando indossavo la maglia del Milan mi sentivo gratificato dalla vita e spero che anche per loro sia così. Alcuno ce l’hanno e lo dimostrano, altri fanno più fatica a dimostrarlo ma in settimana ho avute segnali buoni e spero mi facciano vedere in campo lo stesso atteggiamento”.

– Sulle voci sugli altri allenatori: Negli incontri con altri allenatori c’ero dentro io e non esistevano, quindi a volte sono veri ed altre no. Ma non ho il tempo di pensare a quello che sarà, posso pensare solo a quello che verrà domani. Devo solo pensare a come arrivare alla gara di domani e a quello che la squadra mi dimostrerà”.

– Mancano i risultati e ci sono troppi errori dei singoli: “La partita di Verona non è stata una gran partita ma il disastro è stato dall’1-1 in poi, quando la squadra si è scollegata e non ha trovato più le posizioni in campo e dove l’allenatore ha responsabilità. Nella gara con il Frosinone il discorso è diverso perché se diciamo che il Milan appena andava in difficoltà non riusciva più a giocare allora è diverso perché la reazione c’è stata. In questo momento a San Siro, con queste situazioni e questo clima è difficile recuperare. Sulla partenza iniziale della squadra per forza ho dovuto parlare e dire la mia ai giocatori per far sì che non succeda più questa cosa, ma non posso dire ai giocatori che non abbiano provato a lottare fino alla fine e se quella traversa di Balo fosse entrata e il risultato fosse stato diverso i pareri sarebbero stati forse diversi”.

– Sul rapporto con i giocatori: “Ripeto, io sono l’allenatore di questa squadra, i miei giocatori li tutelerò sempre, fino a quando loro mi dimostreranno di avere voglia di allenarsi e fare qualcosa di importante. Non mi sentirete mai dire che uno di loro non ha qualità, perché fino alla fine della stagione per me sono i più forti di tutti. Devo pretendere il massimo da loro e voglio che abbiano più autostima perché è importante per la vita di tutti i calciatori. E se dai modo a un giocatore di non sentirsi apprezzato dal suo allenatore già stai facendo male il tuo lavoro, quindi per me loro sono i più forti di tutti”.

– Sul suo stato d’animo: “La carica c’è, il mio dovere ora è trasmetterla alla squadra ed è quello che stiamo cercando di fare. In settimana ci siamo confrontati, siamo stati a volte anche chiari e duri in varie dinamiche e come ho detto prima spero che le risposte che ho avuto da loro si trasformino in fatti. Ora siamo qui alla prova del nove”.

– Su Calabria: “L’avevo trovato un po’ triste all’inizio, ed è normale che un ragazzo così giovane abbia bisogno di giocare. Poi dopo la prima settimana l’ho visto sempre meglio, oggi l’ho visto bene, con la testa giusta e speriamo possa dimostrare un’ottima partita domani”.

– Sui giovani in campo domani: “Tutti sono un po’ condizionati dal clima che c’è intorno al Milan adesso, chi è che può far finta di niente? Però allo stesso tempo un giocatore che va in campo qual è la cosa migliore di giocare a calcio? Loro hanno questa fortuna e devono trasformarla in positività, il fatto che siano giovani è anche un valore aggiunto e devono dimostrare e mettere in mostra quei valore che già altre volte hanno dimostrato”.

– Sull’aspetto atletico della squadra: “E’ inutile negare che ci siano differenze per il gioco differente, che ti porta a fare cose diverse, situazioni diverse. Io da quando sono qua sto dando ai giocatori l’occasione di allenarsi e fare cose diverse. Nella mia metodologia ci sono corse di un’intensità di un certo tipo già dall’inizio. Non puoi pretendere che tutto sia buono da subito ma speriamo che non serva molto per portarli a una condizione buona rispetta alle mie richieste”.

– Sull’esclusione di Menez: “Ha un fastidio alla schiena e non si è allenato due giorni fa, ieri solo scarico e oggi durante la rifinitura ha sentito ancora un fastidio”.

Su Donnarumma: “Gli ho solo detto che se gli vedevo lo sguardo triste gli avrei tirato un cazzotto anche se è grande e grosso. Perché non deve avere più nessun dubbio, nessun timore, deve andare avanti perché non esiste un giocatore al mondo, neanche un top player, che non ha fatto un errore. Gli ho detto dov’è il problema, e lui è tranquillo, umile, un ragazzo eccezionale, se lo guardi adesso ti sembra lo stesso che andato via lo scorso anno dalla Primavera. Speriamo mantenga questa qualità e che possa andare avanti con serenità”.

– Credevi fosse più facile? “No, ho sempre pensato però che fosse bello, entusiasmante e unico. Sto vivendo emozioni incredibili, tutto con estrema serenità e determinazione. E’ facile per me sentirmi attaccato a prescindere da tutti, ma non è un problema, sto andando avanti perché ho un amore grande per questa società che mi ha dato tantissimo. Sto facendo tutto al massimo”.

– Sul comunicato della Sud e sull’Europa League: “La squadra ha la voglia e l’intenzione di arrivare in Europa League. Dalle loro parole non posso certo pensare che non sia così”.

– Sulla difesa: “Per me per come sono arrivati i gol non si può parlare di errori difensivi, ma sono errori singoli che possono capitare e purtroppo sono capitati tutti insieme”.

– Ora il sesto posto: “C’è questo obiettivo, questa voglia e volontà, e la squadra dovrà dimostrarlo domani”.

– Sul presidente: “Sul fatto del lavoro che stiamo facendo penso che solo chi è a stretto contatto vede quotidianamente quello che stiamo facendo. Lui lo sa bene, è normale che purtroppo i risultati condizionano le valutazioni delle singole partite, ma vorrei sentire anche da voi se a prescindere dai risultati non ci sia stato qualcosa di diverso domenica. Se siete obiettivi e lasciate fuori le critiche a prescindere qualcosa di buono secondo me c’è stato”.

– Domani che Milan si vedrà: “Voglio vedere un atteggiamento positivo dal primo minuto, perché col Frosinone siamo partiti carichi ma in realtà poi non eravamo subito attivati. Non si possono conoscere i problemi in prima persona se non li affronti. In settimana ho messo in evidenza questa cosa e ne abbiamo parlato. L’allenamento di stamattina è iniziato a duemila all’ora, spero di ritrovare la stessa cosa domani”.

– Sulla settimana trascorsa: “I ragazzi hanno lavorato bene, mi hanno mostrato l’atteggiamento giusto durante le sedute più intense, dove a volte è più facile fingere di lavorare che farlo veramente. La speranza è che domani mi facciano vedere quello che mi hanno fatto vedere in allenamento. Il risultato dell’ultima gara ha dato sì sensazioni negative, ma anche che in un altro momento o in altre situazioni era più facile mollare, avrebbe ammazzato chiunque quella gara, e invece la squadra ha reagito e ha lottato fino alla fine. Io devo valutare le partite non solo di pancia, ma come allenatore, ho rivisto la gara varie volte e abbiamo tirato fuori tutti gli aspetti su cui lavorare”.

– Inizia la conferenza.

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