Quando il talismano non basta, è beffardamente festa Juventus

Il post partita dell’Olimpico lascia diverse sensazioni contrastanti all’interno dell’universo rossonero, racconta la Gazzetta dello Sport. Divisi tra delusione, frustrazione e senso di beffa, si sta facendo prepotentemente strada la rabbia nel vedere una simile prestazione, con conseguenti quesiti inspiegabili: dov’è rimasta nascosta questa squadra per un campionato intero? Dov’erano seppellite la voglia di pressare, di sudare, di sputare l’anima per il rossonero?

Domande che si sarà posto anche lo stesso presidente Berlusconi, presente allo stadio ed apparso decisamente scosso da come, quasi inspiegabilmente, il trofeo non sia finito a Milano. Il patron milanista non è un novellino, di finali alle spalle ne ha il curriculum pieno, ma questa assumeva contorni e significati diversi. In una delle annate più tribolate del Milan berlusconiano, coincisa con il suo trentennale al comando, la TIM Cup si sarebbe rivelata il ventinovesimo trofeo da incamerare nella bacheca personale, scolpendo ulteriormente con fierezza il proprio nome nella mitologia dello sport. Ed ora viene il difficile: l’astinenza europea continua (terza stagione senza palcoscenico continentale), questa lontananza dalle Coppe mette ulteriormente in ombra l’immagine del Club, soprattutto per la cessione societaria in corso. Non tutto è così grigio però, nella notte delle lacrime la squadra riabbraccia i propri tifosi, facendo virtualmente la pace dopo una stagione terribile a livello ambientale.

Rugani Poli Lichtsteiner (spaziomilan)

Sul versante opposto, per un presidente sconsolato ce n’è uno che esulta quasi incredulo. Quando ormai lo spettro dei calci di rigore era alla porte, Morata ha capitalizzato l’unica palla pericolosa della partita bianconera, mandando Andrea Agnelli in visibilio. Il presidente juventino voleva questa accoppiata più di qualsiasi altra cosa, portando la sua creatura ufficialmente nelle pagine di storia. E’ la Juventus a fare festa alla fine della sfida capitale, neanche il talismano Berlusconi ha funzionato in un beffardo sabato sera romano.

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