Ultimo incubo a San Siro

Si è concluso, come peggio non poteva, il campionato del Milan. 3-1 casalingo contro la Roma, San Siro ha assistito all’ultimo horror tra le mura amiche e ha riservato gli applausi solo nel finale per Christian Abbiati. a sconfitta del Milan non fa neanche più notizia, scivola via come l’acqua di una cascata senza infastidire più di tanto: regna la rassegnazione per quel che erano questa squadra e questa società e che ora non sono più. I limiti tecnici rispetto ai giallorossi erano evidenti, qualche assenza importante e qualche giovane all’esordio però non possono giustificare minimamente la totale assenza di voglia di lottare e di tentarci.

Va in archivio il terzo campionato fallimentare consecutivo, il Milan arriva settimo in classifica con 57 punti, solamente 6 in più della scorsa stagione con Inzaghi in panchina, e per tornare in Europa si aggrappa alla finale di Coppa Italia. Se la gara contro gli uomini di Spalletti doveva rappresentare il banco di prova per la Juventus, allora la prospettiva appare assolutamente negativa: affronti la squadra più forte d’Italia, in una gara secca in cui ti giochi la stagione e con praticamente quasi tutti i giocatori che hanno fallito contro la Roma e non solo.

Il cambio in panchina non ha scosso minimamente l’ambiente, Brocchi in sei partite ha raccolto solo otto punti, contro formazioni spesso inferiori sulla carta. Non è ovviamente soltanto colpa del nuovo mister come non lo era di Mihajlovic ma lo è anche loro, come di tutti. Fare le percentuali delle colpe è un esercizio che non ha senso e che non porterebbe a niente se non a fuggire dalla realtà e dalla responsabilità. Senza giri di parole a Roma servirà un miracolo calcistico per trasformare la serata in un trionfo. Questa squadra, con questa testa e svuotata totalmente non sembra in grado di affrontare una corazzata senza soccombere. Nel calcio mai dire mai ma per ora questa stagione per il tifoso rossonero è paragonabile a un incubo che purtroppo non è ancora terminato…