Gasport, le tappe dell’esclusiva del Milan ai cinesi

Nel corso del prossimo mese, ora che Silvio Berlusconi si è deciso a concedere l’esclusiva ai cinesi, conosceremo il futuro del Milan. Nel frattempo, l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ha ripercorso le tappe della vicenda, partendo dal primo maggio 2015, quando Bee Taechaubol si presentò nel capoluogo lombardo, formulando un’offerta mirata a rilevare parte del club di Via Aldo Rossi.

Il broker thailandese tornò in Italia un mese dopo, per poi firmare, il due agosto 2015, un preliminare di vendita, sulla base di quattrocentottanta milioni di euro (per il quarantotto per cento della società). Tuttavia, la firma, in programma entro il trenta settembre, non arrivò. Fumata nera. Berlusconi-cinesi1

Il diciotto marzo scorso, però, qualcosa torna a muoversi. Fininvest annuncia la presenza di contatti con investitori, intenzionati a prelevare il Milan: si tratta di una cordata cinese, rappresentata dall’italo-americano Sal Galatioto. E malgrado venerdì sei maggio Silvio Berlusconi spiazzi tutti, pubblicando su Facebook un videomessaggio in cui annuncia di volere lasciare il Diavolo in mani italiane, nel corso della giornata di martedì dieci maggio, Fininvest ufficializza l’inizio della trattativa mirata alla cessione del club di Via Aldo Rossi a un gruppo proveniente dall’Oriente.

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