In casa Milan proseguono le trattative più o meno misteriose per la cessione societaria. La cordata cinese esiste ma ad oggi non si conoscono i nomi che la compongono. I tifosi, scottati dal bluff Mr Bee ci stanno andando coi piedi di piombo, delusi da questa ennesima mancanza di chiarezza.
Qualche giorno fa alcuni media italiani avevano riportato le parole di una tv cinese che aveva abbozzato una sorta di lista della cordata interessata al club rossonero. Voci non ufficiali comunque, indiscrezioni che non hanno trovato la totale conferma anche perché non era uscito il nome di un vero e proprio leader, se non quello dell’advisor americano Sal Galatioto. Rimane quindi tutto in stand by, avvolto in questo velo di mistero e incertezza che rende tutto più incomprensibile. Se è vero che una trattativa c’è, e altrettanto vero che fino a questo momento gli interlocutori non si conoscono. Si legge ovunque che le operazioni in questo periodo di due diligence sono tutte concordate con i cinesi, come i rinnovi di Montolivo, Antonelli e Calabria, così come le possibili trattative di mercato. Galliani parla e concorda tutto con i cinesi, Ibrahimovic potrebbe tornare se Berlusconi vendesse ai cinesi ma al momento dei nomi neanche l’ombra. Sembra che il Milan stia facendo molte cose in sintonia con loro, ma non si capisce se c’è veramente sotto qualcosa di importante o alcune cose vengano dette un po’ di facciata.
Una situazione che sta facendo tornare lo scetticismo tra il popolo milanista, convinto che per tornare ai vertici serva un importante investimento in termini di denaro, che solo una cessione può garantire. Almeno per informazione sarebbe giusto sapere una composizione più precisa di questi personaggi. La certezza che ormai sembra palese è che non si è assolutamente vicini a un addio di Berlusconi e che almeno per la prossima estate l‘assetto societario dovrebbe rimanere invariato. Quello tecnico è ancora tutto un rebus è ancora tutto da decidere, ma se si voleva tentare di programmare da zero un nuovo progetto convincente siamo già in netto ritardo.