Ormai alle spalle l’amarissima finale di Coppa Italia, epilogo di una stagione fallimentare in casa Milan è tempo di bilanci e di progetti per il futuro. Ovviamente fino a metà giugno l’affare più chiacchierato sarà quello della cessione della società ai cinesi.
Visto il diritto d’esclusiva , ogni mossa di mercato, in entrata o uscita, fino alla termine della due diligence, dovrà essere concordata e discussa con loro. Una cosa normale se sei in trattativa per cedere la maggioranza, ma anche un problema se l’affare rimane avvolto nel mistero. Non si conosce quasi nessun nome della cordata, come si può sperare o avere chiarezza verso un estate che deve essere fatta di acquisti importanti per tornare competitivi? Non si conoscono i nomi, impossibile che trapelino le loro vere preferenze a livello calcistico. Come se non bastasse sono arrivate anche le parole di Berlusconi che sembra molto dubbioso sulla cessione definitiva, perché ha fatto intendere che la cordata vorrebbe farlo ‘fuori’ del tutto dall’organigramma societario. Un’ipotesi che non va proprio giù al numero uno di via Aldo Rossi che avrebbe chiesto di restare comunque presidente per i prossimi tre anni.
Con questi dubbi e queste perplessità si prospetta un’estate caldissima per Galliani, stretto tra la furente critica dei tifosi che chiedono la sue dimissioni, la voglia di riportare il Milan in alto e l’attenzione a bilancio. Bisognerà chiarire la situazione societaria il prima possibile, in maniera definitiva per evitare un Mr Bee 2.0. Per la decisione ufficiale bisognerà seguire esclusivamente un solo criterio: il bene del Milan.