Vedere Milan e Juventus in una finale secca riporta la mente a Manchester, 2003, l’apoteosi del calcio italiano. Lo scenario, oggi, è indubbiamente diverso e la posta in palio ha tutt’altro peso; questo comunque non toglie importanza alla sfida capitale tra rossoneri e bianconeri, sottolinea la Gazzetta dello Sport.
Il Diavolo deve affrontare la voglia di storia della Vecchia Signora, presentandosi all’Olimpico con un bivio cruciale: mettere in bacheca un trofeo per terminare l’astinenza, oppure bollare un’altra stagione alla voce fallimento. Ma non ci sono solo Milan e Juventus coinvolte all’incontro, spettatrici interessate saranno anche Sassuolo (Europa League sì o no?) e Fiorentina (preliminari di coppa sì o no?). Come si fa a cancellare 34 punti di distacco e le due sconfitte in campionato? A tale quesito, scrive la Rosea, hanno provato a rispondere Brocchi e staff, trovando alcune soluzioni tecnico-tattiche.
La chiave della bagarre è saper contenere l’esuberanza dei due assi Pogba-Dybala. Fondamentali saranno Kucka, a livello fisico può contenere il francese, e la gabbia pronta a bloccare l’argentino: saranno Romagnoli, Poli e De Sciglio ad alternarsi per offuscare il talento dell’ex Palermo. Una volta riconquistata la sfera, il piano di sviluppo è abbastanza facile: la ripartenza veloce sul lato opposto. In questo dovranno essere sempre pronti Bacca, Bonaventura e Honda a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto, cercando di eludere le marcature degli esterni di Allegri.