Memori degli ottimi risultati avuti con il test Mbaye Niang-Genoa, al Milan hanno deciso nuovamente di ripetere l’esperimento. Il secondo giro dell’autostrada A7 lo fa a marce altissime Jesus Joaquin Fernandez Saez de la Torre, semplicemente Suso. Il tentativo sta regalando i risvolti positivi già ricevuti lo scorso anno, per la enorme felicità di Casa Milan.
Jackpot signori, perché di questo stiamo parlando. Arrivato all’ombra della Madonnina a parametro zero dal Liverpool, quasi schivato da stampa e tv all’aeroporto, per l’iberico è tempo di prendersi qualche rivincita personale. La sua prima, breve, parentesi rossonera fu salutata senza tante remore dagli stessi tifosi che ora ne pretendono il ritorno a Milanello. Il calcio è una meravigliosa lavatrice di opinioni. Ancora 90′ con il Grifone e poi sarà nuovamente Milano, Milan, rossonero. Dalle parti di via Aldo Rossi, dopo aver ringraziato Gasperini per la ottima opera di rivitalizzazione, non possono più sbagliare i prossimi passi.
L’operazione, qualsiasi strada essa prenda, potrebbe essere un successo: economico o sportivo. I ragazzi di Brocchi (o chi per lui il prossimo anno) necessitano fortemente di un atleta con il fosforo dello spagnolo, con quel passo, con quel dribbling, con quel talento, con quel mancino. Nel rosa del Diavolo sarebbe un profilo unico, ma le offerte piovono in continuazione. Adriano Galliani in persona valuterà il da farsi, conscio delle necessità tecniche della compagine ma altrettanto al corrente di quanto allettante sia una grande plusvalenza con la cessione del nativo di Cadice. Il Genoa lo ha ricostruito e fortificato nelle carenze tecnico-tattiche, Suso ha creduto nei propri mezzi rimettendosi fortemente in gioco nel panorama del calcio che conta. Milan, ora che farai?