Bonaventura sì, Bonaventura no? Sabato, verso la finale di Coppa Italia di Roma, sarà assolutamente sì: l’ex Atalanta è tornato pienamente disponibile dall’infortunio, pronto a riprendere posto nell’undici titolare milanista che si opporrà alla Juventus pentacampione d’Italia. Una vera e propria manna dal cielo per Brocchi, che ritrova uno degli elementi più decisivi, carismatici e professionali del gruppo. Ma il futuro, per Jack, potrebbe non avere le tinte rossonere. Il numero 28 si è mostrato vago sui propri progetti per il prossimo anno: “Non penso al mercato, abbiamo un match fondamentale. Vediamo cosa ci aspetta la prossima partita e poi si vedrà”. Non ancora un no, ma estrema prudenza nel prendere una posizione netta.
Rimanere in questo Milan, d’altronde, non è facile. Il Diavolo annaspa in posizioni di classifica ben lontane dalla sua storia e dalla sua tradizione, manca l’Europa (fino a Coppa Italia “contraria”) da addirittura tre anni, vive un momento di profonde spaccature e contraddizioni sia dentro la società sia nello spogliatoio. In sostanza: il Milan non è più il Milan. Ecco perché i giocatori più importanti, qualche domanda, se la dovranno pur fare: è una scelta saggia rimanere in una squadra senza un progetto chiaro e lungimirante, con evidenti crepe strutturali in campo e non? Bonaventura ha scelto di prendere tempo, trincerandosi dietro un “vediamo” che non promette nulla di buono: un mossa da precursore che può alimentare i dubbi anche nelle altre stelle, come Bacca, indecise se restare o meno in rossonero.
Prima del mercato, in ogni caso, c’è Milan-Juventus. Una partita che, al netto della retorica, può cambiare il volto di una stagione e indirizzare tante scelte future. Bonaventura tornerà titolare dopo lo stop muscolare, pronto a riprendersi l’out sinistro dell’attacco nel 4-3-3 studiato da Brocchi: il suo ruolo prediletto, da esterno alto con licenza di accentrarsi e giocare da falso trequartista per ispirare i compagni e concludere a rete. Meno compiti di copertura e più possibilità di rendersi pericoloso vicino all’area di rigore, è la posizione preferita per tornare sui livelli di rendimento visti a inizio campionato. Ma il momento rimane teso e a Coppa Italia (e stagione) finita Jack dovrà tirare le somme: restare o non restare? Vincere un trofeo e staccare il pass per l’Europa League potrebbe favorire la permanenza. Ma gli sviluppi societari “cinesi”, forse, potranno aiutare ancor di più a fare definitiva chiarezza.