A pochi giorni dalla finale di Champions tra Real ed Atletico, Andrij Shevchenko, attuale vice ct dell’Ucraina, ha ricordato, ai microfoni de Il Giornale, la “sua” finale di Champions League: Manchester 2003. “Fu una sfida epica” ricorda l’ex numero 7 rossonero: “Non bella esteticamente ma una vera battaglia tra le due squadre più forti in quel momento. I rigori sono un colpo al cuore, ricordo tutto con amore perché fu il mio primo titolo europeo”. Proprio sul rigore decisivo: “Mentre mi avviavo da centrocampo pensavo solo a come avrei tirato quel rigore prima di incrociare gli occhi di Buffon senza più cambiare idea. E nel frastuono dello stadio non riuscivo a sentire il fischio dell’arbitro: perciò per 10 secondi guardavo prima l’arbitro e poi Buffon, ancora l’arbitro e poi Buffon“.
Infine sul suo ruolo con l’Ucraina e sull’Europeo imminente: “Sto vivendo una gran bella esperienza. La mia nazionale ha preziose qualità da spendere. Darò il mio contributo mettendo la mia esperienza a servizio del gruppo. Mi aspetto un Europeo spettacolare fino alla fine. Il nostro obiettivo è passare il turno: spero che la mia Ucraina sia la sorpresa del torneo“.
This post was last modified on 24 Maggio 2016 - 09:47